I mille sprechi della Protezione Civile

di Carmine Gazzanni

Tempi duri per la Protezione Civile di Franco Gabrielli. Dalla Liguria all’Emilia fino al Lazio l’allerta meteo non rallenta d’un millimetro. E il capo dipartimento, ovviamente, ha bisogno d’una squadra operativa e pronta all’intervento. Qualcuna delle ultime nomine, però, non convince pienamente. Ci si chiede, ad esempio, a cosa serva al dipartimento impegnato alla prevenzione e al soccorso in caso di alluvioni, terremoti e altri cataclismi, un dirigente – udite udite – alle relazioni istituzionali. Eppure c’è.

IL RELATORE
L’incarico è stato affidato al dottor Roberto Oreficini Rosi che, pur avendo svolto incarichi nell’ambito della Protezione, non sembra avere da curriculum competenze in materia. Oreficini, infatti, è stato in passato commissario nelle Marche per il maltempo e direttore dell’Arpam. Insomma, nulla a che vedere con il ruolo di “relatore istituzionale”. E dunque? Il punto di domanda sorge spontaneo. Soprattutto se si considera – per inciso – che alle ultime politiche anche Oreficini ha tentato la via della gloria candidandosi con Mario Monti. Semplice casualità? Forse sì. Eppure la nomina dell’ex commissario ha destato più di un dubbio, tanto da portare il parlamentare M5S Danilo Toninelli a presentare un’interrogazione in cui si preme anche sull’inoppportunità di tale nomina dato che tali competenze “risultano già largamente presenti nell’organico della Presidenza del Consiglio”. Ma non è l’unico incarico su cui il deputato concentra la sua attenzione. A finire nel mirino anche due dirigenti di seconda fascia, Immacolata Postiglione e Sisto Russo, portati motu proprio da Gabrielli a capo di alcuni uffici.

LE ALTRE NOMINE
La prima infatti dall’agosto scorso dirige l’Ufficio I (volontariato, formazione e comunicazione) del dipartimento; il secondo l’Ufficio V (amministrazione e bilancio) del dipartimento. Quale il problema, qualcuno potrebbe chiedersi. Semplice: legge vorrebbe (il condizionale in questo caso è d’obbligo) che a capo degli uffici ci siano dirigenti di prima fascia. Ergo: Sisto e Postiglione non avrebbero i requisiti per stare nel posto assegnato loro. Certo, è vero che nei rilievi della Corte dei Conti (di cui LaNotizia ha preso possesso) si parla di incarichi ad interim, ma è altrettanto che tali incarichi termineranno “il 9 dicembre 2014 o, comunque, alla data di attribuzione dei relativi incarichi al nuovo titolare”. Un attribuzione che, nonostante i mesi passino, non è mai avvenuta.

REGALI PER TUTTI
Ma non è tutto. Forse pochi lo sanno, ma la Protezione Civile dispensa mance ad associazioni ed enti. Formalmente trattasi di contributi (per un totale di 1,6 milioni) per il volontariato. E sarà anche vero. Ma desta più di un dubbio che tra i vari beneficiari spunta la Federazione Italiana Nuoto o, ancora, la Federazione Italiana Pesca Sportiva e quella dell’Attività Subacquea. A godere del fondo, ancora, pure l’Associazione Nazionale Autieri d’Italia e l’Associazione Nazionale Carabinieri, due enti che già godono di fondi pubblici da parte della Difesa poiché rientrano nel grande calderone delle associazioni d’arma. Finita qui? Certo che no, dato che spuntano fuori anche gli alpini, l’ordine di Malta, la “Federazione Italiana Ricetrasmissioni”. E, per concludere, la Società Italiana “Maxillo odontostomatologica”. La cura e la chirurgia facciale e dentale. Sempre di una Protezione parliamo dopotutto.

@CarmineGazzanni

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio direttore, prendiamo atto della vostra necessità di diffamare il Dipartimento della Protezione civile (e, in parte, l’intero Servizio Nazionale). Detto ciò, però, è per noi imprescindibile ripristinare per i vostri lettori la verità dei fatti.

1. La “protezione civile” non è un’amministrazione, ma una funzione esercitata ai vari livelli dalle componenti e strutture operative (artt. 6 e 11 della legge 225/1992): amministrazioni dello Stato, regioni, province, comuni, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, le Forze armate, le Forze di polizia, la comunità scientifica, la Croce rossa italiana, le strutture del Servizio sanitario nazionale, le organizzazioni di volontariato e ogni altra istituzione e organizzazione anche privata che ha tra le proprie finalità la protezione civile. Sarebbe bastato dare una rapida lettura alla legge per comprendere come i “rapporti istituzionali” – da voi sbeffeggiati – siano centrali per il corretto coordinamento, posto in capo al Dipartimento della Protezione civile, dell’intero Servizio Nazionale. Sulla vostra capacità di valutare obiettivamente il curriculum di Roberto Oreficini – per anni direttore della Protezione civile della Regione Marche – non ci esprimiamo.

2. Immacolata Postiglione e Sisto Russo, entrambi dirigenti di seconda fascia, stanno ricoprendo l’incarico di coordinatori di due uffici per la non disponibilità di dirigenti di prima fascia. Ovviamente vi siete scordati di specificare che lo fanno senza ricevere alcun upgrade economico: per esprimere giudizi forse sarebbe opportuno conoscere approfonditamente tutte le carte.

3. Le “mance” cui vi riferite non sono altro che i contributi al volontariato organizzato di protezione civile (previsti dal decreto 194/2001) per potenziare attrezzature e mezzi, migliorare la preparazione tecnica e formare i cittadini. Le organizzazioni da voi citate sono tutte iscritte nell’elenco centrale, avendo soddisfatto i requisiti previsti dalla direttiva del Presidente del Consiglio del 9 novembre 2012. Il contributo per l’Associazione Nazionale Carabinieri – che non è un ente – è destinato alla struttura di protezione civile dell’associazione stessa e finalizzato all’acquisizione di una cucina da campo, mentre quello per l’Associazione Autieri è per l’acquisizione di dispositivi di protezione individuale sempre per il settore di protezione civile dell’associazione. Per la Federazione Italiana Pesca Sportiva E ATTIVITA’ SUBACQUEA (avete scordato questa parte della denominazione alla quale vanno i contributi) vengono supportate le attività di formazione e addestramento alla sicurezza, così come avviene per la Federazione Italiana Nuoto. Davvero non riuscite a comprendere quanto potrebbero rivelarsi importanti i volontari della Società Italiana Maxillo Odontostomatologica (per i quali il contributo è volto a finanziare tende e pick-up da destinare alla logistica di emergenza) a seguito di un terremoto, in Italia o all’estero? Questi sono tutti dati pubblici; definirli mance non è altro che un insulto alle centinaia di migliaia di donne e uomini che dedicano gratuitamente il proprio tempo al servizio degli altri.

4. Lo stipendio del Capo del Dipartimento è di 204.600 euro, cui si aggiunge l’eventuale indennità di risultato pari a circa 36.000 euro. Complessivamente, quindi, entro il limite imposto.

Ufficio stampa Dipartimento della Protezione civile Presidenza del Consiglio dei Ministri

Risponde l’autore dell’articolo Carmine Gazzanni:

Non si capisce dove sia “la necessità di diffamare” da voi menzionata dato che tutto quanto scritto fa riferimento a dati oggettivi e consultabili. Per il resto, brevemente:

1. Nessuno sbeffeggia i “rapporti istituzionali” del Dipartimento, solo che ci si chiede – domanda d’altronde posta anche nell’interrogazione parlamentare richiamata nel pezzo – perché mai non si possa usufruire di dirigenti già in organico alla presidenza del Consiglio. Per quanto riguarda il dottor Oreficini nel pezzo non si discute della sua preparazione e del suo cv nella Protezione, ma del fatto che – oggettivamente – le relazioni istituzionali richiederebbero altre competenze. Si spera, a questo punto, che dalla presidenza arrivi quanto prima una risposta alla suddetta interrogazione;

2.non si capisce quale sia la rettifica dato che nessuno scrive che la dott.ssa Postiglione e il dott. Sisto prendano più soldi. Solo si pone il problema che se la legge prevede che ci sia un distinguo tra dirigenti di prima e seconda fascia, ci sarà pure un motivo. È un fatto che dalla nomina nessuno ha provveduto a sostituire i due che, peraltro, devono sobbarcarsi anche eventuali altri incarichi (come specificato dalla Corte dei Conti);

3.nessuno vuole o ha mai insultato le migliaia di persone impegnate nel volontariato. Nel pezzo, peraltro, si precisa che il fondo è destinato appunto all’attività di volontariato. Si fa notare però come alcune associazioni godano anche di altri fondi pubblici (nella fattispecie della Difesa). Dato, questo, incontestabile;

4.che il dottor Gabrielli guadagni secondo legge è semplicemente un atto dovuto, di cui ovviamente siamo contenti. Purtroppo l’aggiornamento della presidenza del consiglio dei ministri, ad oggi, dice ancora il contrario.