Il balletto Tuc e Trise. Pd e Pdl distanti sulla casa

di Angelo Perfetti

Il Pd tifa Trise, il Pdl tiene per Tuc. Che non sono due stranieri appena ingaggiati da qualche squadra di serie A, ma due modi nuovi di chiamare una cosa che gli italiani conoscono fin troppo bene: le tasse. Con un distinguo, però. L’idea di introdurre il tributo unico resta prioritaria per il Pdl; il Pd, invece, non vuole assolutamente ‘’né smontare né demolire la norma attuale’’, ma intende ‘’lavorare su quello schema’’. Intanto i comuni chiedono una ‘’soluzione che assicuri il gettito del 2013’’, quindi servono circa due miliardi. Intanto è partito il confronto ‘’stringente, tra maggioranza e governo sui ‘’grandi temi’’, che comprende ‘’casa, cuneo fiscale, sistema di garanzia per le imprese’’ e anche le spiagge, spiega il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini, incaricato di seguire l’ex finanziaria nell’iter parlamentare. Mentre si comincia a ragionare in modo concreto sulla nuova fisionomia che dovrà avere la legge di stabilità, la commissione Bilancio del Senato ha terminato il vaglio delle ammissibilità sulle proposte di modifica e si è data appuntamento alle 9.30 di stamattina.

Il cronoprogramma
Prima si esamineranno gli emendamenti riformulati; poi di dovrebbe partire con le votazioni degli emendamenti che la maggioranzaintende bocciare, e gli accantonamenti delle proposte di modifica che riguardano i temi su cui è aperto il confronto. I gruppi parlamentari, nel frattempo, si incontreranno per fare una robusta
scrematura degli richieste da presentare al governo, e decidere quali dovranno essere gli emendamenti ‘segnalati’. Il relatore del Pd, Giorgio Santini, annuncia l’intesa raggiunta sul rafforzamento del pacchetto sviluppo, ‘’ottimizzando le poste già previste’’. Sicuramente ci saranno delle novita’ per le imprese, con il rifinanziamento dei fondi di garanzie e dei confidi, aggiunge il relatore Pdl, Antonio D’Alì. ‘’Dalla legge di stabilità uscirà una bella sorpresa’’. Con un aumento delle risorse che ‘’sarà al di là delle richieste arrivate dalla categoria’’, che ammontano a 700 milioni di euro.

I conti correnti
E’ vicino anche l’accordo sulla portabilità dei conti correnti, assicura Legnini. ‘’Non penso ci siano grandi problemi, non e’ un tema divisivo’’, spiega il sottosegretario. La proposta di modifica prevede l’introduzione di agevolazioni sul trasferimento dei conti, da un istituto di credito all’altro, che puntano a ottenere lo spostamento in 14 giorni senza spese aggiuntive. La maggioranza è d’accordo, inoltre, sulla necessità di incrementare le agevolazioni fiscali, sui beni strumentali delle imprese. Ma mentre il Pd sarebbe orientato ad aumentare all’attuale detrazione del 20%, arrivando anche al raddoppio, il Pdl punta sull’estensione dello sconto (oggi limitato a Ires e Irpef) anche all’Irap.

Il confronto sul fisco
Confronto aperto sulle cartelle fiscali, con il Pd che si dice disposto a ragionare su un ‘’adeguamento’’ rispetto al sistema attuale. Il meccanismo dei contenziosi, spiega Santini, è
cambiato con il decreto legge del fare. Di conseguenza è possibile pensare all’introduzione di modifiche per ‘’rendere meno vincolanti le cartelle esattoriali’’. Quindi se l’obiettivo è quello di fare in modo che vengano tradotti tutti i benefici del decreto del fare, ‘’è un discorso serio che siamo disposti a fare’’. ‘’Ma diciamo chiaramente che, sul piano del principio, non puo’ essere legittimato il non pagamento di una tassa’’. Il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina, mette in guardia la maggioranza: ‘’Dobbiamo fare una valutazione insieme’’, perché ‘’non è ancora maturata una posizione’’. Però, avverte Fassina, ‘’dobbiamo attenti sulle conseguenze che potrebbe avere la misura, sul comportamento dei contribuenti’’. Quello che serve, secondo il viceministro, ‘’è un intervento non ad hoc ma sistematico e permanente’’.