Il deputato Maestri denuncia Salvini per il caso del Lidl di Follonica. E sui social piovono minacce

Il deputato di Possibile, Andrea Maestri, ha depositato un esposto alla Procura di Ravenna, sostenendo che il leader della Lega, Matteo Salvini,

Il caso è quello dei lavoratori della Lidl di Follonica che hanno rinchiuso due rom, sorprese a frugare tra i cassonetti di rifiuti del supermercato. E risale a qualche giorno fa. Ma le polemiche non sono finite. Perché il deputato di Possibile, Andrea Maestri, ha depositato un esposto alla Procura di Ravenna, sostenendo che il leader della Lega, Matteo Salvini, sia responsabile di “apologia di reato e istigazione all’odio razziale” dopo aver annunciato sostegno ai lavoratori della struttura. Il caso è così esploso sui social con pensanti insulti e minacce rivolte a Maestri.

“Con ogni evidenza è stato dolosamente e coscientemente travalicato il limite del legittimo esercizio del diritto di manifestazione del pensiero e altresì sono state superate anche le guarentigie inerenti al munus parlamentare: lungi dall’esprimere un’opinione nell’ambito dell’esercizio del proprio ruolo politico, il signor Salvini Matteo ha fatto pubblica apologia di un reato e ha istigato (‘Condividete’) all’odio razziale”, si legge nel documento depositato in Procura. La risposta del numero uno del Carroccio non si è fatta attendere: “Roba da matti. Signore e signori, ecco a voi il deputato sinistro Andrea Maestri”, ha scritto su Facebook, postando la foto del parlamentare. “Ha presentato un esposto contro di me al Tribunale di Ravenna per aver offerto sostegno ai lavoratori della LIDL che avevano colto sul fatto le signore “frugatrici”, scrivendo che “il signor Salvini Matteo ha fatto pubblica apologia di un reato e ha istigato all’odio razziale”, citando anche la “persecuzione dei rom perpetrata dal regime nazista “! Ma questo da che pianeta viene?”, ha aggiunto.

Il risultato è che sulla pagina Facebook di Maestri sono iniziati a piovere minacce. “Sinistronzi, non dimenticate i traditori fanno sempre una bruttissima fine”, scrive uno dei raffinati commentatori. E a seguire attacchi come “fate schifo” oppure “fatti un esposto al cervello”.