di Fabrizio Gentile
Era stata pubblicizzata come una grande operazione di risparmio, ma si è rivelata una vendita di poco conto. Resta il valore simbolico, ma se parliamo di contanti siamo quasi a “Scherzi a parte”. La prima fase d’asta delle auto blu del Governo avviata il 26 marzo scorso su E-bay con il negozio on-line aperto dalla presidenza del Consiglio dei ministri. ha venduto l’intero primo lotto di auto a circa 7.000 euro a vettura. Una miseria, se pensiamo si parla di auto accessoriate, coniderate status symbol della politica. La base media di partenza dell’asta per ogni automobile è stata di 4.065 euro e quella conclusiva di 6.142 euro, passando dai 211.400 euro iniziali ad un totale conclusivo di 371.400 euro. I visitatori del sito sono stati a oggi 1.112.172”.
La seconda tranche
Le aste ricominceranno il prossimo 28 aprile “con le nove Maserati, di cui otto blindate, del ministero della Difesa. Si proseguirà fino al 16 maggio completando la pubblicazione delle 151 auto previste. A oggi sono state assegnate: 35 auto del ministero dell’Interno-dipartimento Polizia di Stato; otto dei Vigili del fuoco; nove del ministero della Difesa. Tra queste, 10 Alfa 166, cinque Bmw 525 D, 20 Lancia Thesis 2.4, 8 Alfa Romeo 156, tre Lancia Thesis, due Audi A8, tre Alfa 159 1.9, una Alfa 166”. “Le auto di servizio messe all’asta – precisa infine Palazzo Chigi – sono state individuate tra quelle che le Amministrazioni pubbliche reputano non più essenziali”.
Spending review
Intanto prosegue l’opera certosina di taglio dei costi. La spesa per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio di auto della pubblica amministrazione, nonché per l’acquisto di buoni taxi, (comprese Autorità indipendenti e Consob) non potrà superare da quest’anno il 30% della spesa sostenuta nel 2011. Lo prevede la bozza del dl Irpef-spending che taglia così la spesa del 70% rispetto a tre anni fa.