Il governo inciampa sull’Imu. I sindaci alzano le barricate

di Angelo Perfetti

Sulla legge di stabilità siamo arrivati al gioco delle tre carte. Il governo, infatti, cambia il nome alle imposte, ma rimane il fatto che a pagare siano sempre gli stessi, cioè le fasce più deboli della popolazione. E’ quanto afferma il segretario nazionale dell’Italia dei Valori, Ignazio Messina, ma la sua non è certo una posizione isolata. Le forze politiche s0no in fibrillazione, e non solo quelle d’opposizione; e alle critiche di Confindustria e alle perplessità dei sindacati, si aggiunge ora la rivolta dei Comuni. In molti infatti considerano una presa in giro la vicenda Imu, che sta mettendo in ginocchio i comuni italiani che non potranno più garantire i servizi essenziali. Per non parlare del fatto che i tributi che i cittadini non pagheranno sulla prima casa, gli saranno addossati con altre tasse.

Barricate dei Comuni
“Come sindaci – ha dichiarato il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris – siamo stanchi di svolgere questa doppia funzione di bancomat o di esattori per conto del governo. Respingiamo questa funzione, a quel punto sarebbe meglio essere autonomi e decidere noi le imposte”. Gli ha fatto eco il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che ha definito “una follia” la decisione del Consiglio dei Ministri che ha previsto la copertura da parte dello Stato di solo meta’ dell’aumento dell’aliquota Imu prima casa decisa dai Comuni nel 2013. “Non è neanche una scelta – ha detto -. Se cosi’ fosse, e confido ancora non sarà, saremmo allo scontro istituzionale”.
“Io credo – ha detto Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno e delegato Anci per la Finanza Locale – che il Governo ha commesso un errore nel momento in cui non ha fissato con chiarezza un termine oltre il quale non sarebbero stati legittimi gli inasprimenti. La confusione – spiega – è dovuta essenzialmente ad un errore: bisognava in modo puntuale chiarire che gli inasprimenti dell’Imu sulla prima casa decisi dai comuni non sarebbero stati ricompresi nel calcolo delle somme trasferite dallo Stato e quindi che chi inaspriva lo avrebbe fatto a carico dei cittadini. Chi ha aumentato le aliquote, lo ha fatto approfittando di un quadro normativo che lo consentiva. Il vero problema sono l’ incertezza e la caoticita’”. Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti carica a testa bassa: “Non mi aspettavo nulla di diverso dal Governo delle larghe intese che ha solo avanzato false promesse sulla pelle dei cittadini. Non e’ la prima volta che in Italia si assiste a certe manovre: le tasse si fanno uscire da una parte per poi farle rientrare dall’altra”. Il sindaco di Varese, Attilio Fontana, membro dell’Ufficio di presidenza dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), è convinto che i sindaci debbano ormai scegliere la linea dura: “Io ritengo che non si debbano più intrattenere i rapporti istituzionali con il governo e che l’Anci non debba partecipare più ai tavoli”. Le decisioni prese dal governo sull’Imu, bollate come “ennesima bugia”. “E’ una situazione drammatica e inaccettabile – prosegue il sindaco – si è raggiunto davvero il livello massimo di sopportazione di questo governo che sta trattando gli enti locali peggio di come sono stati trattati dai governi passati”.

L’affondo del Pd
Curioso rilevarlo, ma è proprio il partito del premier quello maggiormente critico sulla vicenda Imu. “La decisione del Governo di coprire solo metà dell’aumento dell’aliquota Imu della prima casa, decisa nel 2013 – afferma il capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali della Camera, Emanuele Fiano – rappresenta per i Comuni un colpo mortale. Proprio mentre in queste ore – continua – in Commissione stiamo varando il Ddl del Governo per la riforma delle province e l’istituzione delle città metropolitane, sentiamo il dovere di essere al fianco di quei sindaci, come Giuliano Pisapia a Milano, che sanno di non poter più chiedere alla propria comunita’ nuovi e insopportabili sacrifici’. Fiano conclude annunciando: “Lavoreremo in Parlamento perché i Comuni possano sopravvivere”.

La polemica nel centrodestra
E se il pd si concentra su Letta, Forza Italia spara su Alfano & Co.: ““Il Governo e i ministri del Nuovo Centrodestra credono che gli italiani siano così ingenui? – ha detto la Polverini -. Diciamo la verità: di fatto l’Imu è stata reintrodotta sotto altro nome. Il pasticcio delle tasse sulla casa e’ la prova che Forza Italia non ha nulla a che vedere con questo Governo e tanto più con i ministri di Ncd che, invece, di essere ‘sentinelle anti- tasse’, si sono ‘assopiti’ sulle loro comode
poltrone”.