Il grande schermo è sempre il cuore dell’estate romana

Di Elena De Blasi

Un grande schermo e un salotto sul Tevere. Anche quest’anno l’appuntamento con L’Isola del Cinema conquista i romani e i turisti, come in un sogno di mezza estate. La location è una delle più suggestive della città eterna, l’Isola Tiberina, che per i giorni della rassegna cinematografica si trasforma in una grande arena all’aperto. Arte, musica, spettacolo, punti di ristoro con vasta scelta di cucine provenienti da tutto il mondo, L’Isola è una vera e propria community di persone che amano Roma, le sue bellezze e che vogliono vivere la città in maniera alternativa. In linea con la ricerca di nuove tendenze, volte ad avvicinare un pubblico giovane.

XX edizione
Venti edizioni, 6 milioni di presenze dal 1995 a oggi, 100 nazioni partecipanti, 200 anteprime internazionali e 100 nazionali e 10 quelle mondiali. L’Isola del Cinema è un progetto nato nel 1995, anno del Centenario del Cinema, con il sogno di trasformare l’Isola Tiberina (che gli antichi romani chiamavano Insula Romae) in un salotto di cinema e di cultura. Nel corso degli anni L’Isola del Cinema, che quest’anno è stato inserito da Roma Capitale nei Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città, ha portato un suo significativo contributo alla promozione e alla valorizzazione del Cinema Italiano e dei suoi giovani talenti, sullo sfondo dei grandi Maestri del passato. L’Isola di Roma ha accolto Paesi da ogni parte del mondo con la loro cinematografia migliore, promuovendo in tal modo uno scambio interculturale. Ad aprire la serie di incontri, che si susseguiranno per tutta l’estate, due grandi registi della commedia all’italiana: Giovanni Veronesi e Paolo Genovese. Il 19 luglio ospite anche Carlo Verdone, all’evento che quest’anno La Notizia seguirà come media partner.

Mamma Roma
Un’altra grande iniziativa è il concorso: Mamma Roma e i suoi quartieri. Festival di corti ideato e realizzato da L’Isola del Cinema in collaborazione con Biblioteche di Roma e Maiora Film. La competizione vuole coinvolgere anche i Nuovi Romani, ovvero i cittadini di diverse nazionalità che vivono e lavorano nei quartieri della capitale, desiderosi di raccontare l’impatto emotivo scaturito dall’incontro con Roma.