Il maltempo devasta il Nord Italia. Belluno in ginocchio: comuni isolati e servizi essenziali ridotti

Dopo il Sud e il Centro Italia, anche l’estremo Nord cade nella morsa del maltempo. Piogge, frane e alluvioni si sono abbattute in Alto Adige e in Val d’Aosta, provocando quattro morti solo giovedì, che si aggiungono alle 12 vittime di inizio settimana. Questa mattina, come se non bastasse, una frana di terra e fango ha completamente ostruito la strada regionale 203 che collega Cencenighe con Agordo, nel Bellunese, una delle zone più colpite.

Al momento risultano isolati i comuni a nord dello smottamento, causato appunto dalle piogge che continuano a cadere. Molti centri abitati sono senza acqua e luce, mentre restano ancora chiuse 27 strade. “Siamo in ginocchio“, ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia: “Interi paesi restano ancora senza luce, le strade non esistono più, è urgente sgomberare e ricostruire. Un paesaggio lunare, devastato, irriconoscibile”, scrive su Facebook. Il vento ha divelto i boschi e sospeso i servizi indispensabili. Intanto il lago di Garda è rovinato da una chiazza di migliaia di metri cubi di fanghiglia e detriti. Non va meglio in Liguria, dove Giovanni Toti, presidente della Regione, chiede “lo stato di emergenza“. E il maltempo colpisce anche al Sud: a Casamicciola (Ischia) è crollato il muro di un albergo e sempre nel Napoletano due persone sono state salvate dai vigili del fuoco mentre rischiavano di annegare. In Sicilia a Sciacca la popolazione è invitata a rimanere in casa dopo lo straripamento del torrente Cansalamone.

Veneto e Liguria rimangono però le regioni più colpite, tanto che la vice-ministra all’Economia, Laura Castelli, ha annunciato “la sospensione degli obblighi fiscali così come delle azioni di riscossione per questi territori”. “Sono una misura prioritaria che deve essere accompagnata da un sostegno finanziario per rimettere in piedi la rete dei servizi e delle infrastrutture”, ha scritto su Facebook. “Alcune aree del Paese, in particolare in Liguria e Veneto, a causa del maltempo stanno vivendo ore drammatiche con centinaia di famiglie e aziende in grande difficoltà e intere zone letteralmente devastate“.

Belluno in ginocchio – Nella provincia di Belluno sono isolati gli abitati di Rocca Pietore, Colle Santa Lucia e Selva di Cadore. Nell’area stanno lavorando 200 vigili del fuoco provenienti da tutta la regione. Il comandante dei pompieri di Belluno, Mimmo Bentivoglio, sottolinea che da lunedì sono 1.250 gli interventigià conclusi dalle squadre ma ne restano da compiere ancora 250, legati soprattutto allo scoperchiamento di tetti. Le 42mila utenzesenza energia elettrica stanno calando progressivamente dopo che giovedì gli elicotteri militari sono arrivati in zona con i generatori, mentre le scuole e i municipi aprono le porte ai cittadini per una doccia calda o anche semplicemente per caricare il telefono cellulare, come riporta Repubblica. Intanto continua a piovere nel bellunese e la situazione peggiora di ora in ora sia sul fronte della viabilità che dei collegamenti a causa delle frane, con il terreno già impregnato che non tiene più. Veneto strade nel bollettino odierno comunica che sono ancora 27 le interruzioni sulla rete stradale del Bellunese. Una decina di frazioni sono ancora isolate, da Cencenighe a Avoscan, dal Passo Pellegrino a Zingari, dove nevica, e verso il Passo Pordoi dove ha ceduto la carreggiata.