Il Nazareno non finirà crocefisso

Dalla Redazione

Silvio Berlusconi ha ottenuto le garanzie che garanzie che voleva da Matteo Renzi. Il patto del Nazareno, concluso lo scorso 10 gennaio, non andrà il malore. L’asse tra Pd e Forza Italia per le riforme regge, nonostante la tentazione Cinque Stelle che nelle ultime settimane ha solleticato il premier. Il colloquio tra i due leader si è svolto stamattina a Palazzo Chigi ed è durato circa due ore. Il vice segretario del Pd, Lorenzo Guerini, ha riassunto così il contenuto del vertice atteso da giorni e fortemente voluto da Berlusconi: “E’ stato confermato l’impiantodell’intesa sulle riforme raggiunta nei mesi scorsi. L’accordo regge. La legge elettorale sarà discussa subito dopo il voto sul Senato e dunque prima dell’estate”. Ma è possibile che, Italicum e Senato a parte, i due si siano confrontati anche su temi più cari al presidente azzurro, la giustizia ad esempio.

Lunedì scorso sono state presentate le linee programmatiche della riforma di Orlando su cui le forze politiche (Fi compresa ovviamente) discuteranno per i prossimi due mesi. Intanto l’incontro Renzi-Berlusconi ha scatenato Beppe Grillo. “Il presidente del Consiglio Renzi – ha scritto l’ex comico dal suo blog- nonostante i ripetuti solleciti della delegazione del M5S, non ha ancora fatto sapere quando li incontrerà per discutere della legge elettorale. Nel frattempo stamattina sta incontrando a Palazzo Chigi il Noto Pregiudicato, accompagnato da Gianni Letta, per discutere delle riforme”. Più soft la reazione del vicepresidente della Camera pentastellato Luigi Di Maio: “Berlusconi ha appena lasciato palazzo Chigi. Ci aspettiamo che abbiano parlato delle preferenze nella legge elettorale. I cittadini devono poter scegliere” ha tweettato Di Maio.

Oggi Berlusconi incontrerà unitariamente i gruppi parlamentari di Forza Italia. C’è da convincere l’area malpancista che disapprova l’accordo con Matteo Renzi e l’eccessiva accondiscendenza nei confronti del Governo.