Il salottino si allarga, tra incontri top secret e new entry internazionali. Così Assonime diventa una Confindustria 2

Il salottino si allarga, tra incontri top secret e new entry internazionali. Così Assonime diventa una Confindustria 2

Il salottino si allarga. E qualcuno a Roma comincia a dire che sta diventando più ambito di Confindustria. Sul palcoscenico c’è l’Assonime, associazione tra le società per azioni, che proprio due giorni fa ha ufficializzato la nomina alla presidenza di Innocenzo Cipolletta, già manager di Stato di lungo corso e già direttore generale della stessa Confindustria. A passare quasi sottotraccia, però, è stato l’allargamento del perimetro di Assonime. Qualche settimana fa, infatti, il Consiglio direttivo ha approvato l’ammissione di nuove associate a partecipazione pubblica, come Enav e Italgas, e di alcuni colossi internazionali che in Italia hanno qualche problemino, in particolare Google (questione web tax) e il colosso farmaceutico Pfizer (questione vaccini). A febbraio scorso risale l’ingresso di un’altra società pubblica, il Poligrafico, preceduta l’anno scorso dalla Consip, la centrale acquisti del Tesoro. In più nel consiglio direttivo di Assonime sono entrati Matteo Del Fante, fresco Ad di Poste, e Francesco Giordano, co-chief operating officer di Unicredit (per la precisione cooptato qualche giorno prima). Insomma, l’associazione si estende. E non sfugge a nessuno come molti dei suoi vertici abbiano una storia confindustriale.

I PROFILI. Nello stesso Consiglio direttivo, per dire, c’è un past president come Luigi Abete, che di Confindustria è stato presidente. Poi troviamo Gaetano Maccaferri, del gruppo Seci, che a viale dell’Astronomia ha rivestito ruoli di vertice. Per non parlare di Gianfelice Rocca, già presidente di Assolombarda, la più forte associazione territoriale degli industriali. Poi nell’organo troviamo manager che riuniscono esperienze statali e frequentazioni confindustriali. Tra gli altri ci sono Alessandro Profumo (Ad Leonardo), Franco Bassanini (presidente di Open Fiber, controllata da Enel e Cdp), Patrizia Grieco (presidente di Enel) e Claudio Costamagna (presidente Cdp). Chissà che anche la presenza di questi potenziali interlocutori istituzionali, in alcuni casi con incisive entrature governative, non abbia convinto le varie Google e Pfizer ad accomodarsi in Assonime. La cui attività principale è quella di sfornare documenti sui più importanti temi giuridici e fiscali di interesse per le imprese. Ma così facendo, come spesso accade, finisce per fungere da lobby. Nel novembre del 2016, per dire, Assonime aveva organizzato a Roma un incontro top secret in vista del referendum sulla riforma costituzionale Renzi-Boschi, presentando un documento dal titolo “Guida semplice alla riforma costituzionale”, favorevole alla proposta di modifica della Carta. In quell’occasione, nonostante blindature di ogni tipo, il nostro giornale rivelò come fossero intervenuti l’allora Ad di Terna, Del Fante, l’Ad di Ferrovie, Renato Mazzoncini, e l’Ad di Open Fiber, Tommaso Pompei (vedi La Notizia del 30 novembre 2016). Che poi il perimetro di influenza di Assonime è anche più vasto se si riflette su un dettaglio apparentemente solo curioso. Si dà infatti il caso che a Roma l’associazione abbia sede a piazza Venezia, allo stesso civico in cui si trova Civita, altra associazione-lobby attiva da anni nella Capitale.

I COLLEGAMENTI. Presieduta da Gianni Letta, Civita ha un Comitato di presidenza in cui siedono manager che contemporaneamente fanno parte del Consiglio direttivo di Assonime. Si tratta di Fabio Cerchiai (Ad di Autostrade), Gabriele Galateri di Genola (presidente di Generali), Pietro Guindani (presidente di Vodafone Italia) e la già citata Grieco (Enel). Ma soprattutto nel Comitato di presidenza di Civita siede un past president di Assonime come Luigi Abete. E proprio per il tramite di Abete si arriva alla terza punta di una specie di triangolo, ovvero Inpiù. Si tratta di una pubblicazione on line, di argomenti prettamente economici, nel cui comitato editoriale siedono Cipolletta e Stefano Micossi, presidente e Dg di Assonime. Inpiù, del resto, fa capo al gruppo Abete. Da notare che nel medesimo comitato editoriale fino a non molto tempo fa c’era anche il ministro Pier Carlo Padoan, spesso presente alle assemblee di Assonime. Ecco perché, tutto compreso, l’associazione sta cercando di assumere sempre più peso.

Twitter: @SSansonetti