Il silenzio di Francesco contro la guerra

Dalla Redazione

Una preghiera per la pace nel mondo, dopo le tragedie di Medioriente e Ucraina.Papa Francesco, nel consueto Angelus domenicale, ha esortato “a perseverare nella preghiera per le situazioni di tensione e di conflitto”, in particolare “in Medio Oriente e in Ucraina”. “Il Dio della pace – ha detto Bergoglio – susciti in tutti un autentico desiderio di dialogo e di riconciliazione. La violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace”. “Preghiamo in silenzio chiedendo la pace. Tutti in silenzio” è stata la richiesta del Pontefice ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro, restando per alcuni istanti raccolto in preghiera.

La parola d’ordine, per Francesco, è non giudicare.”Noi a volte abbiamo una gran fretta di giudicare, classificare, mettere di qua i buoni, di là i cattivi… Dio invece sa aspettare”. “Egli – ha proseguito il Papa – guarda nel campo della vita di ogni persona con pazienza e misericordia: vede molto meglio di noi la sporcizia e il male, ma vede anche i germi del bene e attende con fiducia che maturino. Dio è paziente, sa aspettare”.

“Ma attenzione – ha aggiunto -: la pazienza evangelica non è indifferenza al male; non si può fare confusione tra bene e male!”. Alle migliaia di fedeli riuniti in Piazza San Pietro nonostante la mattinata torrida, papa Francesco ha spiegato che “l’insegnamento della parabola è duplice”. “Anzitutto – ha affermato – dice che il male che c’è nel mondo non proviene da Dio, ma dal suo nemico, il Maligno”. “Noi sappiamo che il demonio è uno zizzaniatore che sempre cerca di dividere le persone, le famiglie, le nazioni e i popoli”. “Questo nemico è astuto – ha insistito – ha seminato il male in mezzo al bene, così che è impossibile a noi uomini separarli nettamente; ma Dio, alla fine, potrà farlo”.