Il Sole 24 Ore vuole giustizia e Abete fugge. L’ex presidente di Confindustria lascia il Cda del quotidiano nel bel mezzo della bufera

A sorpresa venerdì scorso Luigi Abete ha rassegnato le dimissioni dal Cda del quotidiano

Meglio andar via che portare in tribunale chi ha condiviso una gestione che per il Sole 24 Ore è stata certamente dispendiosa. A sorpresa venerdì scorso l’ex presidente di Confindustria e ormai da molti anni presidente della Bnl Luigi Abete ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio di amministrazione del quotidiano, ufficialmente per una sopravvenuta incompatibilità tra gli incarichi, ma secondo la ricostruzione del sito d’informazione Lettera43 per non aderire all’azione di responsabilità che la società editrice intende muovere contro l’ex presidente Benito Benedini, l’ex amministratore delegato Donatella Treu e l’ex direttore responsabile, Roberto Napoletano. Un atto quasi dovuto per mettere il Sole (società quotata in Borsa) al riparo da nuove sanzioni, dopo che la Procura di Milano ha contestato agli ex vertici i reati di false comunicazioni sociali e aggiotaggio informativo. Ipotesi rilevanti, viste le difficoltà del giornale, provocate anche da una discesa delle copie realmente vendute, di cui secondo l’accusa non sarebbe state dato conto agli azionisti e al mercato pubblicitario. Abete dunque lascia nel bel mezzo della bufera seguita alla multa già richiesta dalla Consob e alla richiesta di rinvio a giudizio degli ex vertici.