Ilva, plebiscito sull’accordo trovato con l’acquirente Arcelor Mittal. Il 93% dei lavoratori vota a favore dell’intesa siglata al ministero dello Sviluppo economico

Un vero e proprio plebiscito quello sancito dal voto dei lavoratori dell'Ilva con il 93% dei voti favorevoli all'accordo tra sindacati e proprietà

Un vero e proprio plebiscito quello sancito dal voto dei lavoratori dell’Ilva sull’accordo sottoscritto lo scorso 6 settembre al Ministero dello Sviluppo Economico, tra le organizzazioni sindacali e l’acquirente Arcelor-Mittal.

L’accordo ha trovato il voto favorevole del 93% dei lavoratori. A dare notizia dell’esito della votazione sono stati gli stessi sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom, Uilm. Nello stabilimento di Taranto i voti favorevoli sono stati il 94% per cento corrispondenti a 6.452 lavoratori. “Nel corso di questa settimana – si legge in una nota diffusa dalle organizzazioni sindacali – sono state svolte le assemblee con tutti i lavoratori del gruppo per informarli dei contenuti dell’intesa e permettere loro di votare con consapevolezza l’accordo. In totale sono state svolte 44 assemblee molto partecipate in tutti i siti, rispettivamente: 32 a Taranto, 3 a Genova, 4 a Novi Ligure, una rispettivamente nei siti di Marghera, Salerno, Padova, Milano e Racconigi coinvolgendo in totale circa 14.000 lavoratori del gruppo Ilva in Italia”.

Grande soddisfazione ha espresso il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, che sull’intesa ci ha messo la faccia: “Per Ilva abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile nelle peggiori condizioni possibili. Abbiamo lavorato per migliorare sia il piano ambientale sia quello occupazionale. Il risultato emerso dalle votazioni dei lavoratori conferma l’azione di questo Governo su una vicenda tanto delicata quanto quella dell’Ilva. La strada – ha però spiegato Di Maio – resta in salita, tutte le nostre forze sono ora impiegate nel vigilare attentamente affinché il piano ambientale sia rispettato al millimetro. Al contempo predisporremo un piano straordinario di rilancio di Taranto, cosi’ da consentirne una vera riconversione economica, perché questa bellissima città non sia ostaggio di una sola azienda”.

E proprio sulla questione ambientale è intervenuto il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci che ha invitato al rispetto delle regole: “Sono sempre rimasto fuori dalla vertenza sindacale come giusto che fosse e non mi sento di commentare il risultato del referendum che ha visto i lavoratori dell’Ilva esprimersi in modo così netto a favore dell’accordo raggiunto dai loro rappresentanti sindacali. Quello che posso fare – ha sottolineato Melucci – è invece garantire l’impegno dell’amministrazione affinché quel posto di lavoro diventi un luogo sicuro nel quale vengano rispettate le misure ambientali”.