Inchiesta P3, Verdini e Cosentino a giudizio

dalla Redazione

Nicola Cosentino e Denis Verdini rinviati a giudizio dal gup di Roma Paola Della Monica nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta P3, presunta associazione segreta caratterizzata, come hanno scritto i pm, “dalla segretezza degli scopi, dell’attività e della composizione del sodalizio e volta a condizionare il funzionamento di organi costituzionali e di rilevanza costituzionale, nonchè apparati della pubblica amministrazione dello Stato e degli enti locali”.

È stata invece per ora stralciata e aggiornata al 3 dicembre la posizione dell’ex parlamentare azzurro Marcello Dell’Utri (attualmente in carcere a Parma) in attesa dell’esito dell’estradizione suppletiva dal Libano (che aveva concesso l’estradizione per un altro reato, quello di concorso esterno in associazione mafiosa).

Verdini e Dell’Utri sono accusati di violazione della legge Anselmi sulle società segrete e di associazione per delinquere finalizzata a episodi di corruzione, abuso d’ufficio e illecito finanziamento connessi ai rapporti con alcuni imprenditori interessati a operare nel settore della produzione dell’energia eolica in Sardegna. Per quanto invece riguarda Cosentino (già sotto processo per concorso esterno in associazione camorristica) è chiamato a rispondere di diffamazione e violenza privata per aver cercato di screditare l’attuale governatore della Regione Campania Stefano Caldoro al fine di eliminare la sua candidatura dalla lista del Pdl.

Il prossimo appuntamento è fissato per il 10 novembre, quando riprenderà il processo a carico di 17 persone (tra cui l’uomo d’affari Flavio Carboni, l’imprenditore Arcangelo Martino, l’ex giudice tributarista Pasquale Lombardi), anche loro coinvolte nella vicenda principale della P3 o in altri filoni di indagine paralleli.