Internet super veloce. L’Enel porta i nuovi contatori nelle case, ma a pagare il conto sono i cittadini

L’Enel installerà i contatori intelligenti, quelli per portare la fibra in circa 30 milioni di case. Ma a pagare il conto potrebbero essere i cittadini.

L’Enel installerà i contatori intelligenti per portare la fibra ottica in banda ultralarga in circa 30 milioni di abitazioni.  Ma a pagare il conto potrebbero essere le tasche dei cittadini con una cifra totale stimata tra  i 100 e i 150 euro a contratto. L’ipotesi non ha trovato smentite ufficiali, anzi ha incontrato più di una conferma ufficiosa. E oltre al danno rischia di esserci pure la beffa: l’aumento potrebbe essere spalmato in bolletta alla voce oneri aggiuntivi. In pratica, per accorgersi del balzello, l’utente della rete elettrica dovrebbe essere così pignolo da verificare ogni capitolo di spesa. D’altra parte i più distratti potrebbero anche attribuire l’incremento a un maggior consumo di energia elettrica, magari dovuto a un maggior uso della lavatrice o di qualsiasi altro elettrodomestico. Una sola cosa è certa: la parola finale spetta all’Autorità per l’Energia elettrica, il gas e il sistema idrico, che al momento non si è pronunciata sul caso.

CONFERME UFFICIOSE
L’ipotesi non è stata esclusa dal ministero dello Sviluppo economico (Mise) durante la risposta all’interrogazione parlamentare, presentata in commissione Trasporti alla Camera dai deputati del Movimento 5 Stelle, Davide Crippa e Andrea Vallascas. L’indiscrezione ha poi trovato delle conferme ufficiose. “Il rischio esiste. È bene che il Parlamento si interessi del caso, vigilando con attenzione”, ha ammesso – in via informale – una fonte governativa, sollecitando attenzione sul tema. Un’altra conferma è giunta da una fonte interna a Enel, contattata da La Notizia: “In ambienti interni alla società questa voce sta  effettivamente circolando. Certo, non c’è ancora nulla di ufficiale, ma l’ipotesi è in campo”. Rispetto alle sostituzioni dei contatori, avvenuta negli anni scorsi, potrebbe esserci un cambio di registro: “Se in occasione della campagna di sostituzione dei contatori tradizionali con quelli elettronici, avviata nel 2001, non ci fu nessun addebito in bolletta, questa volta ai clienti potrebbe essere richiesto il rimborso dei costi di sostituzione”, puntualizza la fonte interna a Enel che preferisce restare anonima. Il problema ha un inevitabile risvolto politico. “Siamo alle solite. I cittadini corrono il rischio di pagare la sostituzione dei contatori”, dice il deputato pentastellato Crippa. “Il governo intende far qualcosa per non far ricadere il costo di costruzione delle rete banda larga fissa sulle bollette?”, chiede il parlamentare dei 5 Stelle.

LA POSIZIONE
Il Mise, all’interrogazione depositata dal M5S in commissione Trasporti a Montecitorio, ha rimandato la questione all’Autorità per l’Energia. Il caso va esaminato alla luce “del quadro regolatorio di settore, che poggia sui principi di separazione contabile, trasparenza e di corretta imputazione dei costi del servizio pubblico ai fini della determinazione delle tariffe elettriche”, si legge nel documento ufficiale. Le tariffe insomma “saranno correttamente determinate dall’Autorità separando adeguatamente le voci di costo del servizio pubblico dalle eventuali attività in concorrenza quali la realizzazione di una rete in banda ultra larga”, chiosa la comunicazione del ministero. Una cortina di fumo per ammettere che tutto è possibile, compreso il costo scaricato sugli utenti. “Il classico scaricabarile”, lo hanno definito i 5 Stelle.