L’Italia torna a crescere. Conte: “Vogliamo evitare l’incremento dell’Iva. Non è il momento di una riforma fiscale”. E sul caso Siri: “Pazientare, la mia giacca non si lascia tirare più di tanto”

Il premier Conte dalla Tunisia ha commentato le stime dell'Istat e ha parlato del caso Siri e della Libia

“Nel primo trimestre il Pil ha registrato un +0,2%, l’Italia torna a crescere e questo ci conforta testimoniando la bontà della manovra e delle misure sin qui adottate, in questo risultato economico c’è da considerare un contesto internazionale difficile e non ci sono le misure da ultimo adottate. Questo ci fa sperare che l’economia possa crescere in modo sostenuto”. E’ quanto ha detto da Tunisi il premier, Giuseppe Conte, commentando le stime dell’Istat sulla crescita nel corso della conferenza stampa congiunta con il primo ministro tunisino, Youssef Chahed (insieme nella foto).

“Abbiamo una forte determinazione – ha aggiunto il presidente del Consiglio – e siamo assolutamente compatti: vogliamo evitare incremento dell’iva. Non è questo il momento di parlare di una riforma fiscale, la riforma fiscale la vogliamo realizzare e ci teniamo, ma c’è nei prossimi mesi una manovra da realizzare. Abbiamo tutto l’agio per lavorare alle misure fiscali, l’obiettivo è alleviare il peso della pressione fiscale e riformare il fisco da renderlo più efficiente. Dateci il tempo di realizzarli”.

“Quotidianamente mi chiedete novità sul caso Siri – ha aggiunto Conte nel corso della stessa conferenza stampa -, ho annunciato quali sono i principi del percorso che sto seguendo con molta trasparenza. Vi chiederei di pazientare e sono disponibile a indire una conferenza stampa quando la decisione verrà adottata. Non vorrei parlarne ogni giorno visto che siamo nel pieno di un percorso. Capisco che la stampa cerca di tirarmi in alto e in basso, ma la mia giacca, per quanto abbia le maniche larghe, non si lascia tirare più di tanto”.

“Sono felice di essere qui in occasione del primo vertice intergovernativo italo-tunisino – ha detto Conte parlando dei rapporti con la Tunisia -, un appuntamento che il governo ha fortemente voluto e che vedrà un ulteriore impulso alla collaborazione bilaterale. Con questa iniziativa vogliamo sottolineare l’importanza di continuare a investire nei rapporti tra di due paesi considerando la Tunisia un paese di grande stabilità nel Mediterraneo”.

Il premier, nel corso della conferenza stampa congiunta con il Primo ministro tunisino Youssef Chahed, ha parlato anche della Libia. “L’Italia è un interlocutore che parla con tutti – ha aggiunto Conte -, ho un buon rapporto con Haftar ma questo non significa giudicare positivamente l’opzione militare. Siamo sempre stati chiari e continueremo ad esserlo, non facciamo calcoli significherebbe fare calcoli sulla pelle dei libici, una escalation militare sarebbe un costo di vite umane che noi non accettiamo. Ci stiamo battendo per la soluzione politica con l’immediato cessate il fuoco e speriamo si possa lavorare tutti con una intensa azione diplomatica per questo risultato”.

“Le parole del presidente Conte in conferenza stampa a Tunisi sulla flat tax sono state chiare e inequivocabili: la riforma fiscale va fatta, è un obiettivo di tutto il Governo, punto qualificante del Contratto”, ha precisato Palazzo Chigi a margine dell’incontro. “Nei prossimi mesi – aggiungono dal Governo – si discuterà della manovra economica e sarà l’occasione per lavorarci. Ogni diversa interpretazione è del tutto fuorviante”.