E’ un giovane italiano l’hacker che violò la rete della Nasa e di altre istituzioni. Lo ha individuato a Salò la Polizia

Ha violato una sessantina siti istituzionali, anche della Rai e della Polizia Penitenziaria

E’ stato individuato, dagli investigatori del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche e dalla Polizia Postale e della Comunicazioni di Roma e Milano, l’hacker che ha violato una sessantina siti istituzionali di enti territoriali – fra cui quelli della Polizia Penitenziaria, di alcune provincie della Toscana e della Rai – nonché di otto domini americani collegati alla Nasa, la cui home page fu sostituita mediante la tecnica del defacement nel 2013.

Si tratta di un disoccupato di 25 anni di Salò, rintracciato grazie alle tracce delle sue gesta lasciate sui principali social network. Il giovane, secondo quanto ha scoperto la Polizia Postale, faceva parte della cosiddetta crew “Master Italian Hackers Team”, comunità già nota per aver compiuto numerosi attacchi ai danni di siti istituzionali e che fece parlare molto di sé proprio in occasione degli attacchi alla Nasa.

Le indagini sono sfociate in una perquisizione, disposta dalla Procura di Brescia, che ha portato al sequestro di diversi dispositivi informatici il cui contenuto ha permesso di acquisire importanti elementi investigativi a carico del 25enne che una volta individuato ha ammesso le proprie responsabilità.