Italicum spacca tutto. Renzi incassa la fiducia dal Pd ma viene mollato da 29 senatori. Ed è caos anche in Forza Italia

Disco verde dai senatori Pd per Matteo Renzi sull’Italicum. Non può essere ignorata però la frattura interna con 29 senatori, guidati dal bersaniano Michele Gotor, che non hanno voluto prendere parte alla votazione. “Mi aspetto però che i 29 ci ripensino e in aula votino secondo le indicazioni del gruppo”, afferma il ministro Maria Elena Boschi. Sembra convinto Gotor che ha fatto sapere: “Con i capilista bloccati noi non voteremo l’Italiacum. Vorrà dire che Renzi lo approverà con il voto di Verdini e Berlusconi”. Proprio in mattinata c’è stato l’incontro tra Renzi e Berlusconi e stando a quanto è trapelato “non si è parlato di Quirinale”.  Si sarebbe discusso dell’Italicum e di concludere il percorso intrapreso per portare avanti il Patto del Nazareno. “Una giornata importante per le riforme e la legge elettorale”,  afferma Renzi, “non sono cose lontane dalla gente: avremo un vincitore la sera delle elezioni, mandiamo in soffitta le liste bloccate e più della metà eletti con le preferenze ed il resto con i collegi. Non subiremo poteri di veto dei piccoli partito e il Governo così durerà cinque anni”. D’accordo la maggioranza di Forza Italia che ha ribadito fedeltà al Patto del Nazareno; non sulla stessa linea la minoranza guidata da Raffaele Fitto che ha parlato di “suicidio politico”. Il Movimento 5 Stelle, invece, si appella alla minoranza del Partito democratico. “Oggi al Senato è un giorno cruciale. Uniamoci per votare sì alle preferenze e contro le liste bloccate”, scrive su Twitter il deputato del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli, che era tra i componenti della delegazione M5S al tavolo della trattativa con il Pd sulla legge elettorale.