La bufala delle intolleranze alimentari, nessun legame con l’obesità. Togliere i cibi a cui siamo allergici non basta. I medici avvertono: attenti ai ciarlatani

Le intolleranze ci sono e servono a capire cosa può fare male, tutto scientificamente provato. Ma non hanno legami con l'obesità.

Le intolleranze ci sono e servono a capire cosa può fare male, tutto scientificamente provato. Ma quello che non è provato e che resta senza alcuna letteratura è che il sovrappeso e l’obesità siano la conseguenza di una presunta condizione allergica o di intolleranza. Negli ultimi anni c’è stata un’esplosione, soprattutto su internet, di diete alimentari restrittive basate su test diagnostici eseguiti con i metodi più fantasiosi come sangue, saliva e capelli e proposti come in grado di individuare le cause del sovrappeso.

Alimentazione perfetta – E dunque, dopo aver pagato fior di quattrini, un esercito sempre più folto di ingenui e creduloni alla ricerca della dieta perfetta si ritrova affamato e con il portafoglio svuotato. Ecco perché la Società italiana di Diabetologia (Sid), insieme ad altre società scientifiche, ha deciso di scendere in campo con un documento che mira a smascherare i ciarlatani e a proteggere i cittadini, sottolineando che non esiste alcun legame tra intolleranza alimentare e sovrappeso o obesità. é dolo un modo per fare business, ha affermato Rosalba Giacco, redattrice del documento e esperta di nutrizione, non esistono prove scientifiche in grado di convalidare gli strumenti di diagnosi spesso utilizzati per sostenere il nesso tra le due cose. Alcune metodologie diagnostiche, come d esempio il dosaggio degli anticorpi IgG4, ha sottolineato, non sono infatti riconosciute dalla letteratura. La positività di questo test non indica infatti una condizione di allergia o intolleranza, ma una semplice risposta fisiologica del sistema immunitario all’esposizione dei componenti di alcuni alimenti.

Bambini obesi – Per contrastare il sovrappeso, hanno ribadito gli esperti, c’è solo un modo ed è quello di incrementare l’attività fisica, almeno 30 minuti per cinque giorni a settimana, e ridurre la quantità di calorie assunte con la dieta. E di diete ce n’è davvero per tutti i gusti e adatte ad oni fisicità. Per aiutare i bambini in sovrappeso, invece, è necessario che il cambiamento comportamentale coinvolga l’intera famiglia. In sintesi, creare un legame tra allergie, intolleranze alimentari e obesità rischia solo di essere un alibi pericoloso per la salute dei cittadini e un business per alcuni portatori di interesse. La sana e tradizionale dieta mediterranea resta sempre la risposta giusta e la migliore per uno stile di vita salutare. ontrollando comunque le allergie.