La Corea del Nord fa tremare la terra. Ancora un esperimento atomico: è il quinto. E provoca un terremoto di magnitudo 5.3

Se non è un avvertimento poco ci manca. Perché con il quinto test nucleare la Corea del Nord ha deciso di mostrare i muscoli al mondo intero. Mai un test così potente e a una distanza così ravvicinata rispetto all’ultimo che era stato condotto soltanto nello scorso mese di gennaio. E’ stato effettuato un test di una “esplosione di testata nucleare” per contrastare quella che definisce “ostilità” degli Stati Uniti. Tanto per capirci l’esplosione ha causato un sisma di magnitudo 5.3 in occasione del test che è stato fatto nel giorno della ricorrenza per celebrare l’anniversario numero 68 della nascita della Repubblica democratica di Corea, avvenuta il 9 settembre del 1948. Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha così violato ancora una volta la risoluzione Onu contro la proliferazione nucleare. L’ultima volta era stato il 6 gennaio quando ci fu un altro test. Ancora prima era arrivato un annuncio in cui Kim Jong-un disse di essere in possesso di una bomba a idrogeno. Un bluff? Di sicuro non l’esplosione odierna avendo provocato il sisma più potente mai scatenato dai test nucleari del Nord.

SALE LA TENSIONE – Preoccupazione viene espressa dal vicino Giappone: “Lo sviluppo delle armi atomiche da parte della Corea del Nord costituisce una grave minaccia per il Giappone”, ha detto il premier nipponico Shinzo Abe. Il capo di Gabinetto giapponese, Yoshihide Suga, ha ribadito che un nuovo sistema di sanzioni unilaterali verrà applicato e l’esecutivo continuerà a cooperare con i principali paesi dell’area incluse la Cina la Russia. Tensione altissima nel Sud Corea dove la reazione della presidente Park Geun-hye è stata immediata con una telefonata diretta al presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama.  Una telefonata in cui ha accusato Kim Jong-un di essere affetto da “manie incontrollabili”, di guidare un regime “sempre più minato dalle sanzioni e isolato” e di “avvicinare la Corea del Nord all’autodistruzione”. Dalla Cina, invece, ci sono andati più cauti parlando di “test non saggio”, ma invitando tutte le parti alla moderazione. E mettendo nel mirino anche gli Stati Uniti per la decisione americana di installare il sistema anti-missile Thaad nella penisola coreana. Una decisione che secondo Pechino “ha danneggiato seriamente l’equilibrio strategico nella regione”.

REGIME PREOCCUPANTE – L’ufficializzazione del test atomico è arrivato direttamente dalla televisione di Stato: “Condotto l’esplosione di una testata atomica recentemente messa a punto”. Un test che, come dicono i media vicini al leader nord coreano, “non ha prodotto dispersione di materiale atomico e che non c’è stato alcun impatto ambientale”. Il test atomico ha avuto luogo nella base di Punggye-ri, nel nordest della Corea del Nord, lo stesso luogo in cui Pyongyang già fece saltare in aria esplosivi nucleari nel 2006, 2009 e 2013. Al di là della sperimentazione nucleare continuano a destare scalpore gli atteggiamenti provocatori e inumani che arrivano dalla Nord Corea, anche nella politica interna. Nelle ultime settimane, infatti, sono stati giustiziati esponenti di punta del regime per essersi addormentati nel corso di un discorso di Kim. Una instabilità che comincia a preoccupare anche Cina e Russia da sempre vicine al leader nord coreano.