La lezione di Conte a Davos. “L’Europa che sogniamo è fatta dal popolo e per il popolo”. Poi recita in italiano un passaggio della Costituzione per ricordare a chi appartiene la sovranità

Intervento del presidente Conte al World economic forum di Davos

“Abbiamo bisogno di un nuovo umanesimo”, una visione “radicalmente nuova” della politica che “metta al centro gli esseri umani, le famiglie, le comunità”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso del suo intervento al Forum economico mondiale in corso a Davos, in Svizzera. “Questa l’Europa che sogniamo. Un’Europa del popolo – ha aggiunto il primo ministro italiano -, fatta dal popolo e per il popolo”.

“C’è una parola chiave attorno alla quale abbiamo costruito la nostra visione politica e quella parola è popolo”, ha detto ancora Conte prima di recitare in italiano il passaggio della Costituzione “in Italia la sovranità appartiene al popolo”. “Dobbiamo dare una risposta a tutto questo”, ha esortato il premier ricordando alla platea del Forum economico mondiale che “gli italiani sono stati pazienti per molti anni” dando “fiducia alle istituzioni politiche e tecniche europee”.

“L’opinione pubblica europea – ha aggiunto il presidente del Consiglio – per anni ha considerato il ‘progetto europeo’ come lo strumento per affrontare queste sfide e proteggere dal loro impatto negativo” ma oggi “sta mettendo in dubbio la sua validità e credibilità”.

Prima del suo intervento al World economic forum di Davos Conte si è intrattenuto, nel corso di una breve pausa, con Angela Merkel. Il premier ha poi pubblicando una foto che lo ritrae con la cancelliera tedesca mentre bevono sorridendo un succo di frutta.

A Davos conte ha incontrato anche il presidente brasiliano Jair Bolsonaro. “Diversi i temi trattati e molte le convergenze tra i nostri due paesi, in particolare sul fronte economico e giudiziario. Ate’ breve Presidente!”, ha scritto il premier in un tweet, aggiungendo di aver ringraziato ancora Bolsonaro anche per la collaborazione sul caso Battisti.