La Madonna bacia ancora la mafia

Dalla Redazione

La Madonna s’inchina ancora alla mafia e rende omaggio ai boss. Dopo il vergognoso episodio di Oppido Martina un’altra ferita viene inferta al sud dalla connivenza con le cosche. Stavolta è successo Palermo nel mercato storico di Ballarò, dove, per un attimo, domenica scorsa sembrava di essere tornati indietro nel tempo, a quando i padrini di Cosa Nostra partecipavano in prima fila alle processioni, tra il sindaco e il sacerdote.

L’omaggio è stato reso ad Alessandro D’Ambrogio, boss rinchiuso al 41 bis per aver tentato di riorganizzare la mafia siciliana, tra pizzo e traffico di droga. Fino a due anni fa portava la vara della Vergine con la casacca della Madonna del Carmelo. Ora non è più a piede libero (è rinchiuso a Novara). Ma i portatori dell’effige hanno deciso comunque di onorarlo, fermando la statua davanti all’agenzia di pompe funebri appartenente alla sua famiglia.

“È stata una fermata anomala”, ha ammesso frà Vincenzo, rettore della chiesa del Carmine Maggiore. «Anche quest’anno è accaduto», ha rivelato il monaco il giorno dopo la processione. «Io ero avanti, su via Maqueda, stavo recitando il santo rosario. A un certo punto mi sono ritrovato solo. Ho capito, sono tornato indietro di corsa, e ho visto la statua della madonna ferma. Qualcuno stava passando un bambino ai confrati, per fargli baciare la Vergine. Cosa dovevo fare? Era pur sempre un atto di devozione quello. Qualche attimo dopo, la campanella è suonata e la processione è andata avanti».