La madre della Taverna cacciata dall’Ater a 80 anni. Ma la senatrice replica: ha diritto all’alloggio

Per l’ente delle case popolari la donna ha perso il diritto all’immobile. Ma l’anziana ha fatto ricorso

Nessuna tregua anzi prosegue senza esclusione di colpi la guerra tra La Repubblica e il M5S. L’ultima schermaglia è quella che riguarda l’alloggio popolare dove abita senza averne più diritto, secondo la ricostruzione del quotidiano, la madre della vicepresidente del Senato Paola Taverna. Un’inchiesta giornalistica che ha immediatamente dato il via a furibonde polemiche con gli accusatori del movimento, in prima linea gli uomini del Pd, pronti a dare battaglia in aula a suon di interrogazioni al Comune di Roma e alla Regione Lazio. Ma mentre il caso viene montato sempre più, in un clima teso all’inverosimile, con una diretta su Facebook ha preso la parola proprio la vicepresidente del Senato spiazzando molti. Tre minuti in cui la senatrice, con tono pacato e sicuro, ha spiegato che la madre, oggi 80enne, a seguito di un accertamento sembra non aver più diritto all’alloggio ma che la stessa, convinta del contrario, ha deciso di ricorrere alle vie legali.

Del resto l’anziana percepisce una pensione minima e, contrariamente a quanto affermato da La Repubblica, almeno secondo quanto affermato dalla Taverna, non sarebbe intestataria di alcun immobile. Così la vicepresidente del Senato ha chiesto provocatoriamente quale sia la notizia aggiungendo: “Forse che la mia famiglia è povera? O che io non mi sono arricchita con il mio lavoro e che potevo utilizzare 200mila euro che ho scelto di restituire per la casa di mia madre?”. Una ricostruzione che è stata sostanzialmente confermata anche dall’ dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale del comune di Roma (Ater), proprietaria dell’immobile.

Secondo Ater, il diritto della donna sarebbe decaduto, come da relativo provvedimento, il 23 gennaio del 2018. Per questo il 6 marzo viene notificata la richiesta di liberare casa all’anziana che, convinta di star subendo un vero e proprio sopruso, decide di rivolgersi agli avvocati facendo un ricorso al provvedimento del Comune e un’istanza di sospensiva al Tribunale civile di Roma. Interpellata sull’argomento, la sindaca Virginia Raggi non ha tergiversato e, ribadendo il credo del M5S, ha spiegato che verranno effettuate tutte le indagini del caso e, se verrà riconosciuto l’illecito,verrà applicata la legge esattamente come si fa per tutte le altre persone.

POLEMICHE ROVENTI – Con il montare della vicenda, nonostante il chiarimento della senatrice M5s e la conseguente conferma di Ater, sui social molte sono state le reazioni contro la Taverna. Come da usanza italiana, infatti, ogni questione diventa motivo di attacco politico per dar luogo ad un’eterna campagna elettorale. Così, ad esempio, il senatore Pd Dario Parrini ha tuonato: “Il senatore Emanuele Dessì e la casa popolare a 7 euro. La madre della vicepresidente del Senato Taverna che vive in un alloggio Erp senza averne diritto. Il premier Conte protagonista di un concorso-farsa. I 5S, quelli dell’onestà, si rivelano sempre più un partito a bassa moralità”. Duro anche il commento di Fratelli D’Italia secondo cui i grillini fanno la morale alle altre forze politiche, predicando bene e razzolando male.