La Marina libica avverte le Ong: “Non avvicinatevi alle coste. In caso di violazione della nostra sovranità risponderemo conformemente al diritto internazionale”

Le autorità di Tripoli hanno dato indicazione alle Ong di non entrare nelle acque territoriali della Libia

“Siamo un’istituzione degna di rispetto e, in caso di violazione della sovranità del nostro Paese, risponderemo conformemente al diritto internazionale”. E’ quanto ha detto all’Ansa il portavoce della Marina libica, l’ammiraglio Ayob Amr Ghasem, spiegando la decisione delle autorità di Tripoli di dare indicazione alle Ong di non entrare nelle acque territoriali della Libia per soccorrere i migranti. “Siamo stufi di ong che violano la nostra sovranità – ha aggiunto Ghasem – e che mettono in giro voci su di noi”.

Sulle pagine Facebook della Marina e della Guardia costiera libica ieri era stato pubblicato un lungo testo sul dirottamento del mercantile dello 27 marzo in cui fra l’altro si affermava che “con l’arrivo della stagione della migrazione illegale, mettiamo in guardia le organizzazioni non-governative internazionali dall’avventurarsi vicino alle nostre coste o dallo stazionare in maniera illegittima nelle nostre acque in attesa di migranti illegali per attirarli e convincerli a collaborare con i trafficanti di esseri umani per avventurarsi in mare”.