La mitra di San Gennaro protetta dai mitra. Il tesoro si trasferisce a Palazzo Sciarra. Blindata la Fondazione Roma

di Fabrizio Gentile

San Gennaro è abituato a proteggere, non a essere protetto. Ma visto che il suo tesoro esce per la prima volta dalle mura napoletane, qualche accortezza valeva la pena di essere presa. E così un corteo superblindato si è mosso da Napoli per il sesto e ultimo dei viaggi necessari per trasferire a Roma i preziosi esposti nelle sale di Palazzo Sciarra, dal 30 ottobre al 16 febbraio 2014.

Il trasferimento dal caveau
Ieri, per il ‘’carico’’ più significativo, sono partiti dal caveau del Banco di Napoli, che abitualmente custodisce i preziosi, due blindati scortati da otto vetture e un elicottero dei carabinieri. Un trasferimento con misure di sicurezza ingenti, per scoraggiare eventuali emuli dei ladri capitanati da Nino Manfredi, Totò e Senta Berger nel celeberrimo film di Dino Risi ‘’Operazione San Gennaro’’. A Roma saranno esposti 90 pezzi ‘’di altissimo livello’’ dei 21.610 capolavori che costituiscono il Tesoro di San Gennaro. Tra i tesori ‘in trasferta’, la mitra, creata nel 1713, in argento dorato, 3326 diamanti, 164 rubini, 198 smeraldi e 2 granati e la collana di San Gennaro in oro, argento e pietre preziosi, uno dei gioielli ‘’più preziosi al mondo’’. L’esposizione si intitola ‘Il Tesoro di Napoli, i capolavori del Museo di San Gennaro’ ed è promossa dalla Fondazione Roma e organizzata dalla Fondazione Roma-Arte-Musei in collaborazione con il Museo di San Gennaro.

Un evento unico
L’esposizione, curata da Paolo Iorio direttore del Museo di San Gennaro e da Ciro Paolillo, gemmologo e docente all’Università La Sapienza, si annuncia come un evento ‘’unico e di grande rilevanza storica e artistica’’. ’’E’ – sottolinea Iorio – un’operazione di grandissimo respiro che porta, per la prima volta fuori da Napoli, un patrimonio incredibile il cui valore è superiore a quello del Tesoro d’Inghilterra e a quello dello Zar, una mostra che sarà anche un buon biglietto da visita per Napoli’’. Altra novità: la Fondazione Roma, al termine della mostra, donerà al Museo del Tesoro di San Gennaro delle teche ad altissima sicurezza, che permetteranno da febbraio di esporre, anche a Napoli, i più importanti gioielli finora “costretti” per motivi precauzionali a rimanere nei caveau del Banco di Napoli.