La notte folle di piazza San Carlo. Chiesto il rinvio a giudizio della sindaca di Torino Chiara Appendino. Per la Procura la serata fu organizzata malamente

Rischia grosso la sindaca di Torino, Chiara Appendino, per i fatti di piazza San Carlo a Torino in occasione della finale di Champions League 2017

Rischia grosso la sindaca di Torino, Chiara Appendino, per i fatti di piazza San Carlo a Torino in occasione della finale di Champions League 2017. La Procura di Torino ha richiesto il rinvio a giudizio per la sindaca e per altri 14 indagati, in merito alla notte di follia vissuta del 3 giugno quando si registrarono 1527 feriti e la morte di una donna. Le ipotesi di reato costruite dalla Procura sono: disastro, lesioni e omicidio colposo. L’indagine riguarda le modalità con cui fu organizzato e gestito l’evento di piazza. Tra le persone per cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio ci sono anche l’ex Capo di Gabinetto della sindaca, Paolo Giordana e l’allora questore Angelo Sanna. La tesi accusatoria della Procura ha acceso i fari, corredata anche da una consulenza tecnica, sulle modalità dell’organizzazione dell’evento in piazza San Carlo dove migliaia di persone si erano ritrovate per guardare al maxi schermo la finalissima di Champions tra Juventus e Real Madrid. Anche secondo la consulenza tecnica realizzata dall’architetto Mauro Esposito, la serata doveva essere annullata proprio per le falle organizzative. Quella sera a scatenare il caos, secondo un’indagine parallela svolta dalla polizia, fu un gruppo di giovanissimi scippatori che spruzzano dello spray al peperoncino tra la gente.