Meno tasse e digitalizzazione: la ricetta della Cna

dalla Redazione

Digitalizzazione per le micro e piccole imprese tradizionali, con incontri sul territorio in stile ‘BtoB’ con le aziende cosiddette digitali. E’ quanto previsto dall’intesa alla base del progetto digitaly, approvata da Cna, Amazon, Google, Seat Pagine Gialle e la partecipazione del Cnr. Il progetto è stato presentato a Mirandola (Modena), in occasione dell’assemblea nazionale della Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della Piccola e Media Impresa). Gli incontri organizzati da Cna, in accordo con i partner dell’iniziativa, mirano a fornire “skills formativi, indicazioni e suggerimenti per aiutare le piccole imprese a meglio posizionarsi nel mondo del web e affrontare i mercati esteri.

Il presidente della Cna, Daniele Vaccarino, nel corso del suo intervento all’assemblea nazionale odierna ha spaziato su vari fronti. Attenzione particolare al riforma del mercato del Lavoro in atto: “Bisogna scongiurare il rischio che si introducano nelle imprese, con meno di 15 dipendenti, oneri nuovi e difficilmente sostenibili”, ha detto Vaccarino. “Un ruolo fondamentale lo svolgono i soggetti della rappresentanza, nella loro funzione di aggregazione e mediazione di interessi”, ha continuato il presidente Cna, “Una funzione preziosa per l’intera società, ma anche per quella politica che non vuole perdere la capacità di comprendere la complessità della struttura sociale ed economica italiana. Senza il ruolo di sintesi dei corpi intermedi, la nostra società diventa sempre meno governabile. Indubbiamente, il dialogo e il rapporto tra politica e forze sociali va rinnovato nelle forme e nella sostanza, abbandonando le liturgie del passato e sterili poteri di veto. Ma anche abbandonando pregiudizi negativi, come, ad esempio, quelli nei confronti delle Camere di Commercio che vanno, sì, ripensate, riformate, ridotte di numero, rese più efficienti, ma non possono essere cancellate con un tratto di penna.

Particolare attenzione da parte della Cna è stato posto sulla pressione fiscale prevista nell’ordinamento italiano: “La pressione fiscale sulle imprese ha, ormai, raggiunto livelli incompatibili con lo sviluppo del paese. La sua riduzione deve diventare una priorità assoluta dell’azione di Governo. Le nostre imprese sentono da sempre la grande diffidenza che il fisco riserva loro. Diffidenza manifestata, anche da ultimo, nei provvedimenti del Governo. Penso all’esclusione dei lavoratori autonomi, dei nostri pensionati, dal beneficio della misura degli 80 euro”.

E nel corso dell’assemblea c’è stato anche un videomessaggio inviato dal premier, Matteo Renzi: “La nostra parte la facciamo semplificando il sistema fiscale, rendendolo certo più semplice, anche perché vorrei vedere come si fa a renderlo più complicato il sistema fiscale italiano. Modificando il sistema della giustizia civile con il tribunale delle imprese per dire ‘si’ si’, no no’ senza farla troppo lunga. Intervenendo su una burocrazia, vi parlo da ex sindaco, che stritolerebbe anche un leone”.