La sentenza dei probiviri a 5 Stelle. Sospesi i deputati coinvolti nel caso firme false a Palermo: hanno leso l’immagine del Movimento

Il Movimento 5 Stelle mette subito in azione il nuovo organismo dei probiviri. E interviene sul caso delle firme false a Palermo con tre sospensioni.

Il Movimento 5 Stelle mette subito in azione il nuovo organismo dei probiviri. E interviene sul caso delle firme false a Palermo con la sospensione dei deputati, Claudia Mannino, Riccardo Nuti e Giulia Di Vita: sono accusati di aver leso l’immagine del M5S.

“È stata data comunicazione al collegio dei probiviri di decidere in merito alla sospensione cautelare degli iscritti M5S indagati a Palermo di cui si è venuti a conoscenza: i portavoce alla Camera Di Vita, Nuti, Mannino e l’attivista Busalacchi. In particolare è stato segnalato come comportamento lesivo il non aver raccolto l’appello del garante del MoVimento 5 Stelle che aveva chiesto un’autosospensione a tutela dell’immagine del MoVimento non appena si fosse venuti a conoscenza di un’indagine a carico”, hanno scritto i probiviri pentastellati sul blog di Beppe Grillo.

“Per quanto riguarda Nuti, Mannino e Busalacchi sono stati segnalati inoltre come comportamenti non conformi ai principi del MoVimento l’avvalersi della facoltà di non rispondere di fronte ai PM e il rifiuto di procurare un saggio grafico (come appreso dalle agenzie di stampa). Di seguito la delibera del collegio dei probiviri che è stata comunicata poco fa agli interessati”, ha aggiunto l’organismo formato dai deputati del Movimento, Paola Carinelli e Riccardo Fraccaro, e dalla senatrice Nunzia Catalfo.

Dal punto di vista pratico Nuti, Mannino e Di Vita dovranno iscriversi al Gruppo Misto di Montecitorio, abbandonando quello del Movimento 5 Stelle in attesa della decisione definitiva sulla loro espulsione o sull’eventuale reintegro.