L’app Pokemon Go diventa un pericolo pubblico, aumentano gli incidenti stradali. Invocate multe ai pedoni e divieto del gioco

L'estate 2016 è anche quella della Pokemon Go-mania. Tra incidenti e polemiche, arrivano due richieste: multe ai pedoni e app vietata per legge.

L’estate 2016 sarà ricordata anche come quella della Pokemon Go-mania. L’applicazione, infatti, ha ormai milioni di fan in tutto il mondo e rischia di diventare un pericolo pubblico. Soprattutto per gli incidenti stradali. È notizia di qualche giorno fa quella dell’adolescente investito in bici a Giulianova, perché stava eseguendo una manovra azzardata per acciuffare un Pokemon. Addirittura nel Missouri, negli Stati Uniti, alcuni malviventi hanno sfruttato il gioco come esca delle loro vittime. Per non tacere delle strategie commerciali adottate dai marchi più attenti alle occasioni offerte dalla tecnologia.

L’associazione sostenitori della Polstrada (Asaps) è intervenuta però con la richiesta di intervento per predisporre un provvedimento urgente che “sanzioni più severamente l’utilizzo della app, fino al sequestro del cellulare per almeno un mese per chi è alla guida e ai pedoni a caccia di Pokemon durante gli attraversamenti della strada, anche sulle strisce”. “Sono numerose le segnalazioni da parte delle forze di polizia di comportamenti anomali fra i conducenti e si contano già i primi incidenti Pokemon/correlati”, ha dichiarato il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni. “Prima che la situazione dilaghi, con conseguenze serie e preoccupanti, chiediamo anche ai vertici delle forze di polizia e ai sindaci di intervenire con misure che intensifichino i controlli”m ha aggiunto Biserni.

Dal Codacons è arrivata un’azione legale, con l’esposto alla Procura di Roma, per “attentato alla sicurezza dei trasporti”. “Giochi di questo tipo rappresentano un pericolo concreto perché vengono utilizzati in qualsiasi momento della giornata e distolgono i giocatori dalla dovuta attenzione verso la strada e l’ambiente circostante”, ha affermato il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi. Che addirittura ha ipotizzato “il divieto totale di diffusione dell’App Pokemon Go sul territorio italiano”.

Il meccanismo di Pokemon Go è molto semplice: l’utente attraverso l’applicazione, grazie alla tecnologia della realtà aumentata, permette di visualizzare i Pokemon da catturare nell’ambiente in cui si trova il possessore dello smartphone. Con il pericolo di distrarsi.