Licenza di sparare ma solo “di notte”. La Camera approva il testo sulla legittima difesa. Ecco cosa prevede

Tutto come previsto. Dopo un mercoledì di alta tensione tra i partiti, stamattina la Camera ha dato l'ok al disegno di legge sulla legittima difesa

Tutto come previsto. Dopo un mercoledì di alta tensione tra i partiti, culminato con lo “strappo” di Forza Italia operato da Silvio Berlusconi in persona, stamattina dall’Aula della Camera è arrivato il primo via libera al tanto atteso quanto contestato disegno di legge sulla legittima difesa. Hanno votato a favore Partito democratico, Alternativa popolare e Civici e Innovatori (una parte degli ex montiani, per intenderci), per un totale di 225 sì; contro Movimento 5 Stelle, berlusconiani, Lega Nord, Fratelli d’Italia, gli scissionisti dem di Movimento democratico-progressista e Sinistra Italia-Possibile (166). Mentre Centro democratico e socialisti si sono astenuti. Per il ministro degli Affari regionali, l’alfaniano Enrico Costa, il provvedimento – che ora passerà a Palazzo Madama, lì dove i numeri per la maggioranza sono “ballerini” – “è la nostra vittoria a tutela della famiglia e rappresenta la risposta giusta e al passo coi tempi di fronte a una criminalità che in questi anni ha cambiato pelle”. Ma la versione del testo uscito dalla Camera ha trovato, su tutti, la ferrea opposizione di Carroccio e FdI. Che dopo le furenti proteste in Aula (col segretario leghista Matteo Salvini che seduto in tribuna è stato accompagnato fuori dai commessi dopo aver gridato “vergogna”), hanno tenuto un sit-in a Piazza Montecitorio.

Le novità – La novità più rilevante del ddl – ma anche quella più contestata dalle opposizioni – è rappresentata dal fatto che la difesa è legittima quando si reagisce ad un’aggressione subita di notte nella propria abitazione, locale commerciale o ufficio. Non solo. C’è anche l’introduzione con violenza, minaccia o inganno nelle tipologie di casi in cui è consentito rispondere quando si è attaccati nelle proprie pertinenze, pur rimanendo la necessità del principio di proporzionalità tra la difesa e l’offesa e il grado di pericolo, che già prima era presunta, quando la difesa effettuata anche con l’ausilio delle armi avviene per un’aggressione notturna senza desistenza e con rischi reali per l’incolumità del proprietario e dei suoi familiari e ospiti. Inoltre, se l’aggressore provoca grave turbamento psichico alla vittima, viene esclusa la colpa di chi si difende in caso di pericolo per la propria vita o la libertà personale e sessuale.

Pro e contro – “La proposta di Fratelli d’Italia in tema di legittima difesa è sempre stata molto chiara – ha attaccato Giorgia Meloni –. Per noi la difesa è sempre legittima. E invece la maggioranza porta avanti una proposta di legge per far finta di occuparsi del tema, che in sostanza non cambia niente”. Per il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia (Lega Nord), quella approvata oggi è “una pessima legge”, una “legittima difesa a ore” grazie alla quale gli aggressori gioiranno, dal momento che potranno scegliersi “il momento in cui delinquere con il minor rischio possibile. Non è così che si combatte la criminalità”. Di tutt’altro avviso, manco a dirlo, le forze di maggioranza, a cominciare dal Partito democratico. Per il capogruppo a Montecitorio, Ettore Rosato, si tratta di “un provvedimento che tiene conto della domanda di sicurezza dei cittadini senza strumentalizzare le paure o autorizzare il Far west. Una risposta ragionevole in perfetta sintonia con le norme in vigore nella maggior parte dei paesi europei”.

Spinta populista – Ma che il tema sia controverso lo dimostrano anche le dichiarazioni del presidente delle Camere penali Beniamino Migliucci a Radio Vaticana. Per Migliucci, si tratta di “una legge che nasce su una spinta di alcuni fatti di cronaca che esistono e che preoccupano, e anche su un’idea purtroppo un po’ superficiale, spesso populista, di chi è alla ricerca del consenso”. “Non è consentendo alle persone di armarsi e di sparare che si tutela la sicurezza dei cittadini – ha scritto su Facebook lo scrittore Roberto Saviano –. Con il decreto Minniti e la legge sulla legittima difesa, il Pd ha deciso definitivamente di essere un partito della peggior destra che fa leva su istinto, ignoranza e luoghi comuni”.