Londra, uccisione del soldato. Una Mamma coraggio aveva sfidato gli aggressori

Un soldato britannico è stato ucciso in un attacco nel quartiere Woolwich, nella zona sudorientale di Londra, in quello che il premier David Cameron ha definito un atto “di natura terroristica”. Due uomini hanno aggredito il militare ieri pomeriggio a colpi di coltelli e machete, uccidendolo. Stamattina si è tenuta una riunione della Commissione governativa per le emergenze e intanto emergono nuovi dettagli. Una donna, madre di due figli, è intervenuta poco dopo l’aggressione provando a ragionare con i responsabili.  “Siete solo voi contro molte persone, perderete”, ha detto loro. Gli aggressori le hanno inoltre spiegato il loro atto dicendo: “Vogliamo cominciare una guerra a Londra stasera”. In una breve conferenza stampa stamattina Cameron ha detto che la brutale uccisione è “non è solo un attacco al Paese, ma anche un tradimento dell’islam”. “Non c’è niente nella religione islamica che possa giustificare questo atto”, ha aggiunto.

AGGRESSIONE VICINO A CASERMA. L’attacco è avvenuto vicino a una caserma dell’esercito, la Royal Artillery Barracks, dove in occasione delle Olimpiadi del 2012 si sono svolte le competizioni di tiro. Riprese televisive hanno mostrato una scia di sangue sul marciapiede e le strade bloccate da agenti. David Dixon, insegnante di una scuola situata nella zona, ha raccontato alla Bbc di aver visto un corpo in strada e di aver chiuso le porte dell’istituto dopo aver verificato che tutti i bambini si trovassero all’interno dell’edificio. Successivamente, ha detto l’uomo, si sono sentiti degli spari. Quando la polizia è intervenuta, ha sparato ferendo gli aggressori, che sono poi stati arrestati. A condurre le indagini è l’unità anti-terrorismo della polizia.

L’AGGRESSORE IN VIDEO: MACHETE E MINACCE. In un video, filmato da un testimone, si vede un uomo con le mani coperte di sangue, che brandisce un coltello insanguinato e un machete. “Mi scuso per il fatto che delle donne abbiano dovuto assistere a questa scena, ma nelle nostre terre le nostre donne devono guardare le stesse cose”, dice l’uomo, con un accento londinese. “Voi gente – aggiunge – non sarete mai al sicuro. Rimuovete il vostro governo, non gliene importa niente di voi”. Poi l’uomo torna verso il corpo della vittima, che giace in mezzo alla strada. In un’altra parte del video, che l’emittente ha giudicato troppo scioccante per poter essere trasmesso, l’uomo afferma: “Questo soldato britannico è occhio per occhio, dente per dente”.

LA MAMMA EROINA CHE PARLA CON GLI AGGRESSORI.  Intanto è emersa una storia di coraggio. Poco dopo l’aggressione una donna, capo scout e madre di due figli, ha cominciato a parlare con i responsabili provando a ragionare con loro, con l’intenzione di calmarli ed evitare  che colpissero altre persone.  “C’era quest’uomo con un revolver e un coltello da cucina, aveva quelli che sembravano gli arnesi di un macellaio e una piccola ascia, quella per tagliare le ossa, oltre a due grandi coltelli”, racconta al Daily Telegraph la 48enne. “Era ricoperto di sangue, ho pensato che era meglio che parlassi con lui prima che cominciasse ad attaccare qualcun altro”, spiega. La signora, Ingrid Loyau-Kennett, ha chiesto allora ai due cosa volessero. La risposta è stata: “Vogliamo cominciare una guerra a Londra stasera”. “Siete solo voi contro molte persone, perderete”, ha ribattuto la donna, che è stata anche citata da David Cameron in un suo discorso come esempio dell’unità del Paese.

CAMERON ANTICIPA IL RIENTRO DA LONDRA. Cameron ha anticipato il rientro da Parigi, dove ieri ha incontrato il presidente francese François Hollande. Per oggi è prevbisto infatti un meeting urgente della Commissione governativa per le emergenze,  che è stato convocato dopo l’attacco. Cameron ha definito l’incidente “davvero scioccante”. Simmile il commento del segretario all’Interno, Theresa May, che ha parlato di un attacco “ripugnante e barbaro”. Anche il sindaco di Londra, Boris Johnson, su Twitter ha commentato: “L’attacco di oggi pomeriggio a Woolwich è un ripugnante e imperdonabile atto di violenza”.