Ludopatia senza limiti. Dal Parlamento solo piccoli interventi contro il gioco d’azzardo. E per il decreto serviranno ancora mesi

Guerra aperta sul gioco d’azzardo. Tra pochi giorni il Governo presenterà al Parlamento, alle Commissioni riunite di Camera e Senato, il testo del decreto applicativo dell’articolo 14 della delega fiscale. Discusse e approvate ieri alcune mozioni che impegnano il governo a incrementare gli sforzi per contrastarlo. Governo e maggioranza hanno approvato due proposte per dare il via a “Più controlli contro il gioco d’azzardo, nuovi protocolli per il sostegno dei malati di ludopatia e verifiche puntuali contro i falsi centri di recupero che si arricchiscono alle spalle delle vittime delle dipendenze”. Allo stesso tempo sono state bloccate le mozioni che chiedevano un preciso impegno dell’esecutivo per “sancire il divieto della pubblicità del gioco d’azzardo, per ampliare i poteri di sindaci e assessori nella lotta al fenomeno e per destinari i proventi delle sanzioni e delle attuali concessioni alla lotta alle dipendenze”.

QUANTE LOBBY
Durissimo l’attacco del Movimento 5 Stelle al Partito democratico in un post apparso sul blog di Grillo: “Il Pd vota come vogliono le lobby del gioco. Per oltre un anno la commissione Affari sociali alla Camera ha lavorato ad una proposta di legge sulla prevenzione e la cura del gioco d’azzardo patologico, producendo una buona proposta, condivisa da tutti i gruppi. La cosa più normale”, secondo i pentasstellati della Camera, “sarebbe stata portare in aula questa proposta, votarla e dare al paese una legge seria. Ma la legge è insabbiata in commissione Bilancio”. Tornando nel dettaglio agli atti portati ieri in Aula i 5 Stelle spiegano di aver portato una mozione finalizzata a vietare la vendita dei gratta e vinci negli uffici postali, contrastare il riciclaggio di denaro, vietare sale gioco troppo vicine a scuole, ospedali, centri anziani. E accusa il Movimento “Il Pd ha votato contro. Criminali e lobby ringraziano”.

ITER LENTO
“Dopo la presentazione del decreto avremo due mesi di tempo per una discussione approfondita”, spiega il sottosegretario all’economia, Pierpaolo Baretta, “e già quella che facciamo adesso si inserisce in questo percorso. In queste settimane c’è stata la presentazione delle linee guida del decreto alla ‘bicamerale’, abbiamo già incontrato anche l’intergruppo parlamentare e lo incontreremo di nuovo tra alcuni giorni”.

PUNTI OSCURI
Uno dei punti maggiormente contestati è quello che riguarda la pubblicità all’azzardo. Ovunque e ad ogni ora del giorno. Entrando, poi, nel dettaglio dei giochi l’affondo arriva dall’onorevole Paola Binetti: “Non ho capito perché il governo concentri la sua attenzione solo sulle slot e sulle vlt, mentre sono in netta crescita anche la vendita dei cosiddetti grattini e del gioco on line. Spero che nella delega fiscale, l’intervento del governo guardi a 360 gradi al panorama dei giochi. C’è il sospetto che il governo sia benevolo nei confronti di concessionari, gestori ed esercenti, e che la proliferazione dei punti vendita e dei punti gioco abbia raggiunto una distribuzione così capillare da essere impensabile senza uno sguardo distratto e di chi dovrebbe controllare l’intera filiera del gioco”.