L’ultima di Berlusconi: “Senza maggioranza mi ritiro”. Poi chiude alla larga coalizione “per storia e ideologia” e attacca i Cinque Stelle: “Dietro Di Maio c’è Davigo”

L'ex premier: "Se non ho la maggioranza mi ritiro, perché è colpa degli italiani se non sanno giudicare chi è capace da chi invece non ha mai fatto niente"

Nel giorno in cui il Pd celebra i suoi primi dieci anni di vita il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, torna a parlare da Ischia. “Se non avrò la maggioranza mi ritiro, perché è colpa degli italiani se non sanno giudicare chi è capace da chi invece non ha mai fatto niente – ha detto l’ex premier –. Vuol dire che siamo un popolo che non merita nulla. Ma penso che gli italiani avranno buon senso”.

“Naturalmente preferivamo il proporzionale”, ha detto ancora Berlusconi parlando del Rosatellum bis, la legge elettorale approvata giovedì alla Camera. “Siamo andati sulla proposta che ha per i due terzi il proporzionale e per un terzo i collegi – ha spiegato –. Dovremmo dividerci i collegi con gli altri movimenti politici della coalizione ma sono sicuro che non avremo nessuna difficoltà perché la divisione avverrà guardando alla qualità del candidato che ogni volta si metterà in campo e quindi dovrebbe prevalere il miglior candidato. Il numero dei collegi da assegnare sarà fatto sugli ultimi credibili sondaggi”.

Chiusura netta, invece, all’ipotesi di larga coalizione, che comunque al momento resta l’ipotesi più accreditata visto che secondo molti sondaggisti e analisti il Rosatellum bis non garantisce governabilità. “Lo escludo per storia e ideologia”, ha tagliato corto Berlusconi, che ha visitato la zona rossa di Casamicciola colpita ad agosto dal terremoto. Quanto al Movimento 5 Stelle, il leader di FI è convinto che una vittoria del partito di Beppe Grillo porterebbe al governo non Luigi Di Maio ma l’ex magistrato Piercamillo Davigo, che ha definito “un concentrato di odio, invidia e rabbia”. “Se sarà così – ha assicurato il Cav – io dall’Italia me ne vado”.