L’ultima trovata del gioco d’azzardo: al Tesoro si pensa a un Poker online europeo

L'ultima trovata del gioco d'azzardo: al Tesoro si pensa a un Poker online europeo

Il gioco d’azzardo abbatte un’altra frontiera. Anzi, in Italia le abbatte tutte. Non bastassero le mille modalità offerte dall’online, legali e non, al Ministero dell’Economia e Finanze l’ultima tentazione per far cassa è quella di autorizzare una nuova piattaforma di Poker dove far giocare appassionati di ogni Paese europeo. Pokeristi italiani che sfidano quelli francesi, tedeschi o polacchi, su tavoli virtuali a cui accedere da qualunque parte del Continente, assicurando così una gigantesca sala in funzione 24 ore su 24. Una proposta che ha subito messo in guardia quella parte della politica più attenta al fenomeno del gioco e alle possibili implicazioni anche sul terreno della criminalità. Primo ad alzare un muro è stato il senatore Franco Mirabelli, capogruppo del Pd nella Commissione Antimafia. “Leggo in questi giorni di proposte di utilizzo della liquidità internazionale nel poker online. Penso – ha detto – sia inopportuno che, in un momento in cui siamo impegnati a limitare la distribuzione dei giochi e l’offerta di azzardo cercando di arginarne gli effetti devastanti sulla salute dei cittadini, si pensi addirittura ad aprire a forme di liquidità internazionale per il gioco online”. Secondo Mirabelli i giocatori verrebbero esposti, tra l’altro, a rischi sempre maggiori in un sistema non controllato e ciò – ha avvertito – “è del tutto inopportuno”.

 

I PALETTI DELLE REGIONI

In effetti, da poco e dopo un lungo lavoro si è raggiunto un accordo in conferenza Stato-Regioni (di cui La Notizia ha dato ampio riscontro nelle scorse settimane) che ha l’obiettivo di ridurre domanda e offerta di gioco d’azzardo. In questo senso – è il pensiero di Mirabelli – anche per il gioco online vanno previste meno offerta e forme di cautela e di controllo robuste sui capitali e sullo scambio di flussi finanziari, a maggior ragione se da e verso l’estero. Per il parlamentare dem, in Parlamento non si sente alcun bisogno di un ulteriore ampliamento dell’offerta del gioco via internet, anzi si è lavorato nella direzione opposta. Di qui l’annuncio di un’interrogazione che sarà presentata nei prossimi giorni per chiedere un intervento immediato del ministro Pier Carlo Padoan per impedire la prosecuzione di questo progetto che – secondo Mirabelli – “non solo apre ulteriormente il mercato dell’on line ma può diventare uno strumento per il riciclaggio”.

 

TELEFONO AMICO

Intanto nel nostro Paese parte lunedì prossimo, 2 ottobre, uno strumento in più contro il gioco d’azzardo: il numero verde per chi ha problemi legati al gioco con vincite in denaro. Il numero nazionale 800558822 sarà attivo in via sperimentale fino al 31 marzo 2018 e garantirà sostegno dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 16, alle persone con problemidi ludopatia o comunque in difficoltà con il gioco d’azzardo. L’iniziativa rientra nel piano di ricerca, formazione e informazione, dell’Agenzia Dogane e Monopoli, affidato nella sua realizzazione al Centro Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità.