Mafia Capitale, il malaffare dilaga ma il Governo sceglie la mano morbida. Sciolto soltanto il Municipio di Ostia. Ma il sindaco di fatto è commissariato

Sciolto il X Municipio di Roma Capitale, quello di Ostia. Chi si aspettava lo scioglimento del Campidoglio resta deluso dalle decisioni del Viminale.  “Intendo incaricare il prefetto di Roma, di assicurare proposte e indicazioni per pianificare insieme al sindaco interventi di risanamento nei settori dell’amministrazione risultati più compromessi con Mafia Capitale”, ha spiegato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nella conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. Il ministro ha proposto di assicurare al prefetto di Roma la pianificazione con il sindaco di un piano di interventi di risanamento in 8 ambiti”. Sulla questione Giubileo il sottosegretario alla Presidenza, Claudio De Vincenti, ha spiegato che “Oggi il Cdm, oltre a prendere in esame provvedimenti importanti, ha esaminato il capitolo Roma, sia con la relazione del ministro Alfano sia con provvedimenti per il Giubileo, in modo che questo evento possa svolgersi nel migliore dei modi”.

Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, avrà un ruolo di raccordo analogo a quello milanese in riferimento all’Expo. “Il cdm ha varato una delibera che consente una riduzione dei tempi delle procedure a evidenza pubblica”, ha spiegato il sottosegretario De Vincenti, “non c’è nessuna deroga ma la possibilità di ridurre i tempi delle procedure in modo che le opere necessarie a gestire Giubileo siano realizzate in tempo”. Alfano ha spiegato che, nonostante gravissimi vizi procedurali, il Governo ha ritenuto non sussistessero i presupposti per commissariare il Campidoglio. I settori su cui il ministro chiederà un piano di indirizzo a prefetto e sindaco sono verde pubblico e ambiente, immigrazione e campi nomadi, l’adozione o l’aggiornamento dei regolamenti comunali secondo principi di imparzialità e buon andamento specificamente sull’affidamento dei lavori per servizi e forniture, un’autotutela degli affidamenti disposti in assenza di regolari procedure concorsuali, predisposizione e aggiornamento di un albo delle ditte fiduciarie per l’affidamento dei lavori e dei servizi in economia, il monitoraggio della effettiva operatività della centrale unica degli acquisti, l’avvio delle procedure di annullamento delle determine dirigenziali, l’implementazione del sistema dei controlli interni, l’avvio dei procedimenti di verifica dei contratti, compresi quelli di servizio con l’Ama Spa per verificare le effettive condizione e la sostenibilità tenuto conto della evoluzione normativa e contabile di tali contratti.