Mai tanta disuguaglianza. La classe media sta sparendo. Nel mondo più Paperoni e masse di poveri. Chi sta in mezzo fatica sempre più a campare

La classe media se la passa sempre peggio. Non solo in Italia, ma nel mondo. Questi sono tempi di Paperoni e di masse che faticano a sopravvivere. Chi sta in mezzo – quella che identifichiamo come borghesia o classe media – perde terreno. Come indica il Credit Suisse nel suo Global Wealth Report, le diseguaglianze hanno continuato ad aumentare dal 2008 e ora l’1% della popolazione mondiale possiede metà di tutta la ricchezza delle famiglie. Secondo il rapporto, la ricchezza globale è diminuita di 13.000 miliardi dalla metà del 2014 alla metà del 2015 a 250.145 miliardi di dollari, di riflesso dell’apprezzamento della valuta Usa, ma se si considerano tassi di cambio costanti, la ricchezza è cresciuta in pari misura.

PECHINO È PIÙ EQUA
Gli Stati Uniti guidano la classifica con un sostanziale aumento della ricchezza delle famiglie di 4,6 trilioni di dollari. La Cina ha registrato una crescita annuale di 1,5 trilioni e ha adesso la classe media più numerosa, con 109 milioni di persone, sorpassando così i 92 milioni degli Usa. La ricchezza individuale è diminuita del 6,2% a 52.400 dollari ed è ritornata a livelli precedenti il 2013. La Svizzera è ancora al primo posto per la ricchezza media pro capite, ma con una riduzione di 24.800 dollari a 567.100 dollari pro capite. Lo studio stima in circa 123.800 i Paperoni del globo, tecnicamente gli “ultra-high net worth individuals”, ovvero coloro che hanno un patrimonio netto superiore ai 50 milioni di dollari. Di questi, 44.900 posseggono almeno 100 milioni, mentre 4.500 hanno asset superiori ai 500 milioni di dollari. Il club è diminuito di 800 membri da metà del 2014, ma i calcoli suggeriscono che ci sia stato “un piccolo incremento nel numero di individui che possiedono più di 500 milioni di dollari”.

MILIONARI
Su base regionale, il Nord America guida la classifica con 61.300 ricchissimi (il 50% del totale), in Europa risiedono in 29.900 (24%), mentre il 22% (27.600 individui) risiede nell’Asia Pacifico (tra cui 9.600 in Cina e 2.100 individui in India). A livello globale la ricchezza netta della classe media nel 2015 ammontava a 80,7 trilioni di dollari, ovvero il 32% della ricchezza globale. “Dal 2008 in avanti – dice il rapporto del Credit Suisse – la crescita della ricchezza non ha permesso alla classe media di tenere il passo con la crescita della popolazione nel mondo sviluppato”.