Mattarella ricorda gli emigrati italiani. In quasi cento anni in 26 milioni hanno lasciato il Paese. “Si tratta davvero di una nazione fuori dalla nazione”

Emigrazione italiana ha spesso dimostrato "di saper dare un'impronta determinante nei Paesi di approdo

“Sono tanti. In circa cento anni, tra il 1876 e il 1975, sono emigrati dall’Italia quasi 26 milioni di Italiani. Si tratta davvero di una nazione fuori dalla nazione”. E’ quanto ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un video messaggio in occasione della prima puntata della trasmissione quotidiana “L’Italia con noi”, in onda da oggi sul canale Rai Italia e in streaming su Rai Play.

“Parliamo dei figli lontani – ha aggiunto il capo dello Stato -, ai quali dalla madre Patria si guarda con ammirazione e con affetto particolari. Per chi vive in Italia è sempre motivo di orgoglio sapere che le comunità di origine italiana si sono guadagnate, nel tempo, rispetto, stima, considerazione e simpatia per l’impegno dimostrato nel Paese che li ospita, in tanti campi. Questi successi, naturalmente, non possono far smarrire il ricordo di storie di sofferenza e di privazioni, affrontate – ha aggiunto Mattarella – con determinazione e con coraggio dai tanti migranti che partirono verso un destino ignoto per porre le basi di una condizione di vita nuova e solida, che non gli era possibile in Patria”.

L’emigrazione italiana, ha detto ancora il presidente della Repubblica, ha spesso dimostrato “di saper dare un’impronta determinante nei Paesi di approdo, in termini di idee, di energia, di creatività: dalla politica, all’economia, dalla cultura, all’arte”. “E le comunità italiane – ha concluso Mattarella – vanno particolarmente ringraziate per la cura con cui si occupano anche di tenere vive, in ogni parte del mondo, la cultura e la lingua italiana”.