Maxi risarcimento per i fondi regionali al Casinò di Saint-Vincent. La Corte dei Conti condanna diciotto amministratori della Valle d’Aosta a pagare 30 milioni di euro

Sulla vicenda è in corso anche un procedimento penale in cui è ipotizzato il reato di truffa aggravata

Diciotto politici, tra consiglieri ed ex consiglieri regionali della Valle d’Aosta, sono stati condannati dalla Corte dei Conti a versare 30 milioni di euro. La pesante sentenza, riguarda la vicenda dei 140 milioni di euro di finanziamenti regionali che, negli anni passati, erano stati erogati in favore del Casinò di Saint-Vincent. Tra i condannati spiccano gli ex presidenti della Regione, Augusto Rollandin (nella foto) e Pierluigi Marquis.

Assolti, invece, il senatore Albert Lanièce, gli ex consiglieri regionali Raimondo Donzel ed Ennio Pastoret ed il dirigente regionale Pietro Bieler. Mentre il processo davanti alla Corte dei Conti è giunto al termine, sulla vicenda resta in piedi il procedimento penale. Quest’ultimo già diviso in vari tronconi davanti al gup, vede gli indagati accusati di truffa aggravata e falso in bilancio. Tutti loro, secondo quanto ricostruito dai pubblici ministeri, per far ottenere i finanziamenti al Casinò, in gravi difficoltà economiche, avrebbero dissimulato la reale consistenza delle perdite come anche la prospettiva, per gli anni a seguire, di conseguire ulteriori risultati negativi di esercizio.

Una situazione catastrofica che veniva scoperta dalla Guardia di Finanza. Secondo le fiamme gialle, le reali perdite sarebbero state pari a: 26 milioni a fronte dei 18 dichiarati per il 2012, 37 milioni anziché 21 nel 2013, 41 milioni invece di 19 nel 2014 e, in ultimo, 42 milioni a fronte dei 18 dichiarati.