Mercato immobiliare, il valore delle case cala del 5,6%. I mutui tornano a crescere, ma gli immobili vedono crollare il prezzo

Il mercato immobiliare dà segnali positivi, le vendite hanno riacquisito vigore, i mutui sono tornati a crescere. Anche perché peggiorare sarebbe stato complicato. La recessione che si è abbattuta, funerea, sul comparto edile, comincia a sfumarsi e lascia presagire un futuro un po’ più roseo. Internet continua a integrare nuovi servizi per i consumatori, permette loro di porre Mutuo Arancio e i suoi tassi a confronto con quelli di Barclays, Cariparma, ecc.; gli istituti online proliferano, la gente è più informata. C’è però una sorta di equilibrio che impera nell’economia, e non solo nell’economia, che, anche davanti a notizie positive, rivela il proprio rovescio della medaglia. E, in questo caso, la faccia scura è rappresentata dal valore degli immobili, che crollano.

Mercato immobiliare, luci e ombre
Gli ultimi dati Istat tratteggiano un quadro positivo del mercato immobiliare. Come mostrato dallo studio, il mercato immobiliare è cresciuto, in relazione al III trimestre del 2014, del 3,7% su base annua. Si registra un aumento delle convenzioni rogate, delle domande e delle concessioni di mutui, le quali segnano crescite considerevoli, pari al +13,9% rispetto alllo stesso periodo del 2013. La situazione, dunque, incoraggia all’ottimismo.
Ma c’è un ma. Forse anche più di uno. Prima di tutto, non si può non considerare come il comparto edile abbia le ossa rotte, spezzate da un’involuzione dei trend senza precedenti; il business del mattone è stato mortificato da oltre un lustro di paralisi e la crescita, sebbene si attesti su valori significativi, è anche figlia di un confronto con un recentissimo passato impietoso.

Giù il valore delle case
In pratica, è il momento degli affari. Per gli acquirenti. E se qualcuno fa l’affare, qualcun altro è destinato a prendere la cantonata. Ecco, allora, che la soddisfazione di chi è pronto investire nel mattone si controbilancia con le frustazioni di chi vende. Il mercato immobiliare cresce, ma soltanto ora, intanto il valore degli immobili crolla. A rivelarlo è l’Osservatorio di immobiliare.it, secondo cui il valore medio delle abitazioni italiane sarebbe calato del 5,6%, con punte massime nel Mezzogiorno. In particolare, il mercato immobiliare ha segnato un abbassamento del 7% dei valori al centro, e del 6,8% al Sud (che registra le perdite più importanti se si considerano solo gli ultimi sei mesi, -5,9%), mentre le macro-aree del Nord-Est e del Nord-Ovest hanno tenuto botta, se pur in regressione anch’esse. La regione che ha accusato l’involuzione più significativa è il Molise, dove il valore delle case è affondato di 18,2 punti percentuali. Roma, da sempre capitale italiana anche per ciò che concerne il valore del mercato immobiliare e il costo delle abitazioni, cede la prima piazza a Firenze, la quale diventa la città più cara, con un prezzo medio di 3.657 euro al metro quadro. Milano al terzo posto, con un costo medio pari a 3.463 euro/mq.