Nazionale sulle orme del 3-5-2 di Conte. Ventura vuole divertire gli italiani, ma dice no ai gol di Berardi

Il nuovo ct della Nazionale ventura ha detto un chiaro no a Domenico Berardi, autore di un avvio di stagione strepitoso con la maglia del Sassuolo.

Un’Italia che sappia divertire e divertirsi. Disegnata sulle orme del 3-5-2 di Antonio Conte. Giampiero Ventura, neo ct della Nazionale, si è presentato alla stampa a poche ore dalla sua prima panchina azzurra, nell’amichevole contro la Francia, in programma giovedì 1 settembre a Bari. E non ha mancato di sorprendere: il tecnico ha detto un chiaro no a Domenico Berardi, autore di un avvio di stagione strepitoso con la maglia del Sassuolo. “Finché il modulo è questo, gli esterni offensivi, per quanto bravi, hanno difficoltà a trovare una collocazione”, ha spiegato Ventura motivando la decisione di lasciare a casa sia Berardi che El Sharaawy, due grandi talenti del calcio italiano. Tuttavia il ct ha cercato di ammorbidire il messaggio: “Abbiamo un’infinità di esterni di grande prospettiva. Sarebbe un peccato mortale non dedicare loro del tempo”. Come dire: forse, chissà, in futuro toccherà anche a loro.

Sugli obiettivi, l’ex allenatore del Torino ha alzato l’asticella delle attese: “Vorrei che la mia Nazionale si divertisse. Se si diverte la squadra, si divertono anche i tifosi e mediamente in quei casi, se si divertono squadra e tifosi, si ottengono i risultati”. Pur ammettendo che in Nazionale sono importanti “i risultati”. Ventura non si è sottratto dal parlare dei singoli. “Belotti Lo conosco bene. Ha condizione, ha voglia, sta facendo bene. Ma vale per molti: Donnarumma, Romagnoli, Rugani, Bernardeschi. Tra i giocatori di prospettiva e quelli che arrivano c’è però di mezzo il campo. Il futuro è nelle loro mani”.

La continuità con la gestione-Conte è stata ribadita anche sulle regole interne. “Sono le cose logiche di una squadra di calcio. Se qualcuno non rispetta le regole non merita di stare in Nazionale. La grande compattezza di gruppo arriva con delle regole di gruppo”. Infine, in merito al rapporto con i club, ha rivelato: “Non voglio fare gli stage. Vorrei fare dei raduni con tutti coloro che non fanno parte del 3-5-2. Vorrei portare avanti un discorso dietro con 2-3 convocazioni. Da parte dei club ho trovato grandissima disponibilità”.