‘Ndrangheta, così la piovra pilotava gli appalti calabresi: 25 arresti per un cartello tra 60 società e un volume di affari da 90 milioni

Un'enorme associazione a delinquere che faceva capo alla potente famiglia di 'ndrangheta dei Piromalli. E un clamoroso giro di affari, pari a 90 milioni.

Un’enorme associazione a delinquere che faceva capo alla potente famiglia di ‘ndrangheta dei Piromalli. E un clamoroso giro di affari, pari a 90 milioni di euro. Stamattina la Direzione distrettuale antimafia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 25 persone responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa nonché di turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso ideologico in atti pubblici. I provvedimenti giudiziari, emessi dal gip, rappresentano l’epilogo di indagini condotte dal Gico di Reggio Calabria, volte a contrastare i profili imprenditoriali della cosca di ‘ndrangheta “Piromalli”, operante nella piana di Gioia Tauro.

Il giro d’affari era clamoroso: è stato individuato infatti un cartello di oltre 60 società che, attraverso la presentazione di offerte precedentemente concordate, sarebbe stato in grado di determinare l’aggiudicazione di appalti pubblici per oltre 90 milioni di euro. Sono stati, inoltre, eseguiti 38 sequestri preventivi d’azienda per un valore complessivo di circa 200 milioni di euro, nonché accertati rapporti di connivenza con il sodalizio criminale da parte di un dirigente comunale ed episodi di corruzione di un funzionario dell’Anas.