Non è vero che i talk sono renziani. Buttafuoco: tutti i programmi schierati con il premier. Ma Santoro, Floris, Giannini non regalano certo fiori

Non è vero che i talk sono renziani. Buttafuoco: tutti i programmi schierati con il premier. Ma Santoro, Floris, Giannini non regalano certo fiori

In un’intervista al Giornale Pietrangelo Buttafuoco, giornalista e scrittore ha scagliato con veemenza il sasso nello stagno. Le sue parole sono come macigni. «Matteo Renzi ha fatto dei giornalisti il suo braccio armato. Sono più importanti dei politici. Se ai tempi di Berlusconi c’è stato l’editto bulgaro, oggi è peggio. Non si erano mai visti tanti talk show schierati in difesa del governo, tanti giornalisti pronti ad aggredire chiunque non si pieghi ai diktat renziani. Ricordate cosa è successo dopo il coraggioso editoriale di Ferruccio de Bortoli che evocava l’odore stantio di massoneria che accompagnava con il Patto del Nazareno tutta la stagione renziana? Uno come Beppe Severgnini si esprime su Renzi né più e né meno di come Fede faceva con Berlusconi». Ma l’informazione e i talk tv sono davvero tutti schiacciati a tappetino del premier?

GLI OPPOSITORI
In verità non sembra proprio così. Almeno guardando la tv con l’occhio attento e smaliziato del telespettatore. Per quanto riguarda la carta stampata non è certo un segreto che il gruppo Fiat, maggiore azionista del Corriere, si sia posizionato in allineamento con il premier, così come è sotto gli occhi di tutti che Repubblica non è certo un quotidiano all’opposizione, come invece lo è il Fatto Quotidiano. Per quanto riguarda i talk politici in tv gli schierati in favore di Renzi non sembrano così numerosi. Santoro bastona più di tutti. Non c’è puntata che lui e Travaglio non diano mazzate al premier. Floris e Giannini non sembrano certo delle mammolette. Tra i loro ospiti si è perso il conto di quante volte siano intervenuti la Camusso, Bersani, Landini e Salvini. Tutti personaggi che non fanno certo parte del giglio magico. Paragone con la Gabbia è all’opposizione da sempre. Restano Porro, Del Debbio e Formigli, che seppure non abbiano il coltello tra i denti non fanno nemmeno trasmissioni schierate pro Renzi. Poi ci sono Vespa e Telese, il primo istituzionale da sempre, il secondo espressione del cerchiobottismo televisivo. Semmai è la Bignardi che ha esagerato quando ha avuto ospite il premier alle Invasioni barbariche. Per quanto riguarda la Gruber non sembra certo una conduttrice pronta a sbranarlo, se non altro perché è ben lusingata che sia tra le poche ad averlo spesso a Otto e Mezzo. Al contrario di Floris, Giannini e Santoro che non riescono a portarlo nei loro talk.

I TIGGì ISTITUZIONALI
Diverso il discorso dei tiggì. Non c’è un telegiornale che metta sotto torchio il premier. Forse solo Mentana lo punzecchia di tanto in tanto. I tiggì di Mediaset gli danno molto spazio, SkyTg24 e il Tg1 sono i più istituzionali con il Governo. Ma anche il Tg3 non è ostile. Non ha dubbi invece il consigliere di amministrazione Rai, Antonio Verro, che a Un giorno da pecora su Radio2 ha detto: «Ora sono tutti renziani in Rai». Se lo dice lui…