Nozze gay con divorzio

di Fausto Cirillo

Se davvero è questo il centrodestra moderno e riformatore di stampa europeo di cui abbiamo bisogno, siamo davvero messi male. «Siamo nel governo per fare scudo a delle cose che la sinistra farebbe se non ci fossimo noi» perché altrimenti «riterrebbe normale legalizzare la canna, i matrimoni gay, le adozioni dei bambini da parte delle coppie dei gay, le frontiere aperte agli immigrati». Lo ha ribadito il vicepremier e leader del Nuovo centrodestra AngelinoAlfano durante la presentazione del libro “Moderati”. Un volume scritto a sei mani dal ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello, dal capogruppo del Ncd al Senato Maurizio Sacconi e dalla parlamentare Eugenia Roccella. «Se propongono il matrimonio gay – ha proseguito il vicepremier- ce ne andiamo un attimo prima a gambe levate denunciandolo all’opinione pubblica. Siamo al governo per fare scudo a delle cose che la sinistra farebbe se non ci fossimo noi che crediamo che la famiglia sia composta da un uomo e da una donna. Siamo i riformatori di un campo alternativo alla sinistra. Sappiamo quello che c’è da riformare e quello che c’è da conservare». Se su alcuni punti la chiusura di Ncd al Pd è netta, Alfano sulla legge elettorale esprime fiducia al sindaco di Firenze per quanto riguarda la tempistica: «Renzi dice che per lui il governo può andare avanti fino al 2015. E io mi fido. È un leader di nuova generazione e ha tutto l’interesse a dire una cosa e fare la cosa che ha detto. Era tipico dei vecchi leader dire una cosa e farne un’altra. Sulla sua volontà di mandare avanti il governo mi fido di lui. Manterrà quel che ha detto».
Quanto agli ultimi gravi infortuni del governo, ha ammesso che «ci sono stati episodi che sono tipici del farsi male da soli. Fortunatamente c’è stato un ravvedimento operoso. Se davvero riusciremo a fare in due settimane un vero contratto di governo che abbia a tema le questioni economiche e il mercato del lavoro – ha ribadito – potremo per tredici mesi fare delle cose buone e poi torneremo a dividerci perché il centrodestra e il centrosinistra hanno due destini diversi». Anche perché resta ancora tutto da scoprire il reale potenziale elettorale di un partito come il suo composto quasi interamente da quadri parlamentari e amministratori locali. Le sorprese amare nelle urne più che possibili, stando ai sondaggi, sembrano probabili.