Nuova bordata di Juncker dalle colonne di Le Monde. “L’Italia rispetti impegni e regole per non mettere in pericolo la solidarietà europea”

Il presidente della Commissione europea parla della manovra italiana in un'intervista al quotidiano Le Monde

“L’Italia non rispetta la parola data”. E’ la nuova bordata Jean Claude Juncker contro l’Italia. Il presidente della Commissione europea, parlando della manovra italiana in un’intervista al quotidiano Le Monde, è tornato a rivolgersi al Governo italiano affinché “rispetti le regole per non mettere in pericolo la solidarietà europea”.

Juncker, paragonando i conti pubblici di Roma e Parigi,  ha spiegato che “ci sono molto più che delle semplici sfumature tra il caso italiano e quello che viene indicato come il ‘precedente francese'”. “Il livello di indebitamento dell’Italia – ha aggiunto il presidente della Commissione europea – è ben più elevato rispetto a quello della Francia, anche se quest’ultimo resta importante. Da quando ho preso la guida della Commissione la Francia non fatto nulla che avrebbe potuto accrescere il suo deficit. Ha sempre rispettato la parola data, anche se non è stato semplice. L’Italia, da parte sua, non la rispetta. Il suo precedente governo si era impegnato a un deficit allo 0,8% del Pil nel 2019, il nuovo lo porta al 2,4%”.

Juncker ha poi aggiunto che il “progetto italiano di bilancio 2019” sarà esaminato tra la metà di ottobre e la fine novembre “senza collera e senza parzialità”. “Il nostro compito – ha aggiunto rispondendo alle domande di Le Monde – non è rovesciare un governo o creare problemi con comportamenti inappropriati o dichiarazioni eccessive”.

Rispondendo alla domanda se fosse d’accordo con la posizione di Macron – che chiede il rispetto del diritto marittimo ma rifiuta l’acceso ai suoi porti alle navi umanitarie con i migranti – il presidente della Commissione Ue ha risposto sottolineando la “solidarietà” dell’Italia ma anche che “le regole sono chiare: bisogna salvare la vita dei naufraghi e poi accostare in un porto sicuro. I porti francesi sono spesso troppo lontani”.

“Ormai è chiaro a tutti che i signori della Commissione europea stiano cercando ogni pretesto per creare uno scontro istituzionale col Governo italiano, al fine di alimentare tensione sui mercati e giustificare una presa di posizione prevenuta nei confronti della manovra del popolo”. Hanno commentato i deputati del M5S in Commissione Bilancio. “Sulle dichiarazioni del presidente Juncker – hanno aggiunto – abbiamo poco da dire perché si commentano da sole. Dispiace che un’istituzione che rappresenta più di 500 milioni di cittadini europei sia rappresentata così indegnamente da certi personaggi. Il fatto che non conoscano nemmeno le regole che dovrebbero far rispettare, fa capire in che mani sia finito il Governo dell’Unione”.