Ogni fiocco pesa come un macigno. Bastano 20 centimetri e le strutture vanno in pezzi. Ma gli investimenti per le infrastrutture fanno lievitare il debito. E l’Europa ci blocca…

marco_castoroPiove, governo ladro. Ma se nevica…Apriti cielo.  L’Italia si paralizza. Si spezza in due. I nodi cruciali del trasporto ferroviario e autostradale vanno in tilt con una regolarità disarmante. I treni si bloccano per ore. Gli aerei non decollano. I tir vengono fermati in blocco. Anche per giorni. Il Nord si isola dal Sud, come ci fosse una barriera cosmica a dividerli. E per i pendolari i disagi si moltiplicano. Chi resta al freddo dentro il treno. Chi non riesce a partire. Chi si ferma per ore in autostrada in mezzo alla bufera. E la chiamano alta velocità. Basta dare un’occhiata alla vicina Francia per capire che siamo noi i colpevoli. Per l’Italia ogni fiocco di neve pesa come un macigno. Bastano venti centimetri e le strutture vanno in pezzi. Dai viadotti siciliani al nodo ferroviario di Bologna. Come può un Paese che non riesce a risolvere il problema delle buche a Roma pensare all’alta velocità? L’Italia va messa in sicurezza con le infrastrutture. Ma gli investimenti fanno lievitare il debito e l’Europa è rigida e miope sulla questione. E’ questo il vero intoppo: sbloccarlo può significare il rilancio del Paese. Più sicurezza, più lavoro, più crescita. Ma intanto nevica.