Omicidio stradale, è stallo sulla legge in Senato. Dopo il dramma di Monza, l’Italia chiede l’introduzione urgente del reato

Era una domenica qualunque ed Elio, 15 anni, stava andando a giocare una partita di calcio accompagnato dalla madre. I suoi sogni sono stati distrutti da un pirata della strada che non ha rispettato una precedenza e l’ha ucciso. Dopo 24 ore dall’incidente, il responsabile, un 40enne brianzolo, si è presentato al comando della polizia locale di Monza accompagnato dal suo legale. Avrebbe raccontato la sua versione sulla dinamica dell’incidente e sarebbe stato denunciato a piede libero “per fuga in occasione di incidente con feriti, omicidio e lesioni colpose”. Il ritorno sui banchi dopo il weekend è stato tragico all’istituto Mosé Bianchi di Monza, dove il ragazzo, giovane promessa del calcio, studiava. “Il vento parlerà di te in mezzo alla tempesta” hanno scritto i suoi compagni in un messaggio appoggiato sul suo banco insieme a una rosa.

OMICIDIO STRADALE
L’incidente ripropone con emergenza la questione dell’introduzione del reato di omicidio stradale. Il provvedimento, già approvato alla Camera, sembra non sbloccarsi al Senato. Ecco perché i familiari delle vittime della strada si sono dati appuntamento oggi pomeriggio in varie città italiane per chiedere di accelerare l’iter della legge. Centosessanta episodi di pirateria, 18 morti in due mesi, 30 entro fine marzo. Questi sono i numeri che evidenzia l’Asap in relazioni alle morti sulle strade dovuti all’omissione di soccorso.