Opa a 5 Stelle sull’Intelligence. Tofalo invoca l’alternanza contro il monopolio politico sui Servizi segreti

Il nodo dei servizi segreti finisce nell’agenda di Governo? A sentire il grillino Angelo Tofalo si direbbe di sì

Il nodo dei servizi segreti finisce nell’agenda di Governo? A sentire il grillino Angelo Tofalo, già componente nella scorsa legislatura del Copasir, il Comitato parlamentare di controllo sull’Intelligence italiana, si direbbe di sì. “È l’alternanza il primo strumento di controllo della politica sull’Intelligence”, scrive in un articolato post su Facebook.

“La data più importante della storia dell’Intelligence italiana è l’insediamento del primo Governo Prodi perché lì si è compiuta la democrazia dell’alternanza, lì c’è stata una parte politica che ha smesso di avere il monopolio. Ecco perché è l’alternanza il primo strumento di controllo sull’Intelligence”. Secondo l’esponente M5S, “il cemento che garantisce un uso corretto dei Servizi segreti è l’interesse nazionale, la convinzione che c’è un compito che unisce tutte le parti. La democrazia è compiuta se ci permette di dividerci rimanendo uniti. Siamo di fronte a un’opa sui prossimi vertici dei servizi segreti? Cinque anni fa, ricorda Tofalo, la presidenza del Copasir andò alla “Lega (ancora Nord) votata dal 4% degli elettori” anziché al M5S col 25%.

“Le uniche due figure che avranno pieno accesso a tutte le informazioni del nostro apparato nazionale di sicurezza saranno il Presidente del Consiglio e l’Autorità delegata”. E i 5 Stelle dovranno tenerne conto.