Otto indagati per la tragedia di Corinaldo. Coinvolti i proprietari dell’immobile, i gestori della discoteca e il 17enne che avrebbe utilizzato lo spray urticante. La Procura procede per concorso in omicidio colposo aggravato

A via l'inchiesta per la strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo

Sale complessivamente a 8 il numero degli indagati per quanto è accaduto, nella notte tra e venerdì e sabato scorsi, nella discoteca di Corinaldo, in provincia di Ancona. Per la morte dei 5 minori e della mamma, che si trovavano all’interno del locale ad assistere allo spettacolo del trapper Sferra Ebbasta, la Procura del capoluogo marchigiano ha individuato responsabilità a carico dei quattro proprietari dell’immobile e dei tre soci, di cui uno è l’amministratore, del “Lanterna Azzurra Clubbing”. Per tutti, ha detto il capo della procura Monica Garulli, l’ipotesi di reato è concorso in omicidio colposo aggravato.

Mentre il minorenne, fermato domenica sera da carabinieri per possesso di droga, è indagato per i reati di omicidio preterintenzionale e lesioni colpose, sarebbe stato lui a spruzzare la sostanza urticante all’interno del locale e a provocare il panico. Al momento, ha spiegato il procuratore dei minori, Giovanna Lebboroni, “non esistono misure cautelari a suo carico”. Il ragazzo ha 17 anni e mezzo, e non 15 come era emerso in un primo momento, e in questo caso, ha spiegato il magistrato, “si tratta veramente di un atto dovuto”. A tirare in ballo il 17enne ci sono “tre persone informate sui fatti”, ma l’avrebbero fatto “in modo generico”. “E’ un atto a garanzia – ha aggiunto Lebboroni -: la consistenza indiziaria sarà tutta da valutare”.

Gli inquirenti, inoltre, hanno confermato che è stata rinvenuta a terra, all’interno del locale, una bomboletta spray al peperoncino da 15 ml di circa 10 cm di altezza. “Questo rinvenimento – ha spiegato il magistrato -, unitamente a molti dichiarazioni, ci inducono a ritenere che una delle possibili concause della fuga a raggiungere l’esterno del locale sia legata allo spargimento di questa sostanza urticante, cosa che non esclude che ce ne siano state altre. Questo spargimento – hanno aggiunto Lebboroni – ha comportato l’effetto successivo della corsa dello scavalcamento delle persone, fino ad arrivare a decine di persone ferite e all’evento mortale per sei persone”.

Per quanto riguarda i biglietti: 466 quelli venduti, ma sono in corso ulteriori verifiche sulle presenze effettive all’interno della discoteca. Nell’ambito della stessa inchiesta ci sono anche altri due giovani fermati, sempre per possesso di stupefacenti, si tratta di un 27enne originario di Fano e della sua fidanzata rintracciati dai carabinieri in un residence di Senigallia.