Papa Francesco farà arrabbiare gli animalisti. In molti amano cani e gatti ma abbandonano il vicino

Papa Francesco, nell'udienza per il Giubileo, lancia un messaggio fuori dagli schemi, parlando del sentimento di pietà. E invita a rispettarsi tra umani

Un appello alla pietà umana. Che però non deve diventare pietismo. E soprattutto una richiesta: non bisogna amare gli animali e dimenticare i propri fratelli. Papa Francesco, nell’udienza per il Giubileo, lancia un messaggio fuori dagli schemi, come è suo solito. E probabilmente farà irritare gli animalisti che sul tema sono sensibili.

Le parole di Papa Francesco
“Dobbiamo stare attenti a non identificare la pietà con quel pietismo, piuttosto diffuso, che è solo un’emozione superficiale e offende la dignità dell’altro”, ha ammonito il Pontefice. “Allo stesso modo, la pietà non va confusa neppure con la compassione che proviamo per gli animali che vivono con noi. Accade, infatti, che a volte si provi questo sentimento verso gli animali, e si rimanga indifferenti davanti alle sofferenze dei fratelli. Ma quante volte vediamo gente tanto attaccata ai gatti ai cani e poi lasciano senza aiutare il vicino, la vicina cha ha bisogno”. 

Francesco ha ribadito il senso di questo sentimento. “Provare pietà equivale a condividere la tristezza di chi incontra, ma allo stesso tempo a operare in prima persona per cambiarla in gioia”. E ha scandito: “Anche noi siamo chiamati a coltivare la pietà di fronte alla vita scuotendoci di dosso l’indifferenza che impedisce di riconoscere la sofferenza dei fratelli che ci circondano e liberandoci dalla schiavitù del benessere materiale”. Dopo una serie di moniti severi, il Papa ha concesso una battuta: “Lo so che è difficile applaudire con gli ombrelli in mano”, ha detto riferendosi alla pioggia che stava cadendo durante l’udienza.