Paradosso Lavoro. Ad aprile ci sono 51mila occupati in più. Aumentano gli inattivi, ma cresce pure il tasso di disoccupazione (11,7%).

Il solito balletto dei numeri sull’occupazione parla di 51mila persone in più occupate nel mese di aprile (+0,2%), ma allo stesso tempo un aumento del tasso di disoccupazione complessivo all’11,7% rispetto all’11,4% del mese di marzo. Com’è possibile? Quello che sembra un paradosso non lo è, perché le ultime stime diffuse oggi dall’Istat dimostrano che è aumentato notevolmente il numero delle persone che cerca lavoro. Insomma, diminuendo il numero delle persone inattive (quelle che il lavoro nemmeno lo cercano) si alza anche la percentuale dei disoccupati. Ad aprile si è rilevata una consistente crescita della partecipazione al mercato del lavoro determinata dall’aumento contemporaneo di occupati e disoccupati e un corrispondente forte calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -113 mila).

LAVORO IN CRESCITA – I numeri dei lavoratori in aumento riguardano sia i dipendenti (+35 mila i permanenti, stabili quelli a termine) sia gli indipendenti (+16 mila). La crescita dell’occupazione coinvolge uomini e donne e riguarda tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni. I movimenti mensili dell’occupazione determinano, nel periodo febbraio-aprile, un aumento complessivo degli occupati (+0,2%, pari a +35 mila) rispetto ai tre mesi precedenti.

L’EMERGENZA RESTA – Dopo il calo di marzo (-1,7%) la stima dei disoccupati ad aprile sale dell’1,7% (+50 mila). Il dato riguarda soprattutto le donne(+4,2%), in calo quella degli uomini (-0,4%). Ad aprile il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è stata pari al 36,9%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente.