Per i voli è una settimana da incubo

Di Marcello Di Napoli

Un’altra tragedia nei cieli. Questa volta a schiantarsi al suolo è stato un aereo passeggeri della compagnia Transasia di Taiwan dove hanno perso la vita 47 persone delle 58 che erano a bordo. La causa più probabile dell’incidente sarebbe l’arrivo del tifone “Matmo” che, con piogge torrenziali e forti venti, ha anche provocato in Taiwan la chiusura di scuole e dei mercati finanziari. L’uragano, poi trasformatosi in tempesta tropicale, aveva portato anche alla cancellazione di 24 voli in partenza dall’isola.

L’incidente
Il velivolo coinvolto nell’incidente era un biturboelica Atr-72, che poteva trasportare fino a 74 persone, di fabbricazione italo-francese. Era decollato da Kaohsiung, nel Sud di Taiwan, ed era diretto sull’isola di Penghu dove, con ogni probabilità proprio per le avverse condizioni meteo, si era schiantato al suolo. Il pilota del volo dopo un primo tentativo di atterraggio fallito, ha fatto richiesta di un nuovo atterraggio, ma subito dopo la torre di controllo ha perso il contatto con l’aereo, che era partito con quasi due ore di ritardo proprio per le pessime condizioni del tempo. Dopo l’incidente le tv locali hanno mostrato una grande palla di fuoco sullo sfondo di alcuni edifici e, dall’altra parte, vigili del fuoco che esaminano nell’oscurità i rottami dell’aereo aiutandosi con delle torce. Intanto “Matmo” nella serata di ieri si è diretto verso le coste della provincia densamente popolata di Fujian, con raffiche di vento che toccano i 119 chilometri orari. Per fortuna il tifone si era indebolito dopo il transito su Taiwan, su cui ha riversato pesanti piogge che hanno provocato il ferimento di cinque persone e interruzioni di corrente in 31mila abitazioni. Secondo l’osservatorio di Hong Kong, l’occhio del tifone si era diretto verso nord dopo avere raggiunto la costa cinese, passando in zone a ovest di Shanghai.

Le polemiche
Subito dopo la notizia dello schianto non sono mancate le polemiche sui social network. Secondo diversi osservatori, proprio a causa delle condizioni metereologiche avverse, l’aereo non sarebbe dovuto neanche partire. Si è discusso anche sulla qualità dell’aereo, un ATR72-500, il quale dovrà essere sostituito dal -600 entro il 2016.

Il precedente
Solamente 6 giorni fa un altro disastro aereo aveva coinvolto ancora una volta la Malaysia. E per ricordare le 193 vittime dell’aereo abbattuto in Ucraina, ieri c’è stata una giornata di lutto nazionale. Le prime 40 salme, trasportate da due aerei militari, sono arrivate all’aeroporto olandese di Eindhoven per essere trasferite in una base militare poco distante dall’aeroporto, dove è previsto che siano effettuate le operazioni di riconoscimento. La giornata di commemorazione è prosegiuta poi ad Amsterdam, dove in serata è andata in scena una marcia silenziosa nel centro della città.

Le rivelazioni
E sull’incidente si comincia a fare un po’ di chiarezza. Dopo lo scontro diplomatico fra Russia e Nato, con la possibilità concreta di nuove sanzioni, l’intelligence Usa ha riferito che l’aereo è stato probabilmente abbattuto per sbaglio dai separatisti nell’est dell’Ucraina, ma non ci sarebbe nessun legame con la Russia.
Secondo i servizi segreti Usa, anche se la Russia continua ad armare i ribelli nell’est dell’Ucraina, non ci sono prove che il missile usato per abbattere l’aereo sia stato fornito da Mosca. “L’aereo è stato probabilmente abbattuto da un missile terra-aria da ribelli appoggiati dalla Russia”, hanno detto i Servizi citando intercettazioni, foto satellitari e messaggi sui social media postati dai separatisti, alcuni dei quali sono stati autenticati da esperti statunitensi. Ma l’intelligence non è in grado di dire chi ha sparato il missile o se i russi erano presenti al momento del lancio.